Terza indagine Iss sulle Rsa: in Lombardia 1625 morti Covid o con sintomi analoghi

Terza indagine Iss sulle Rsa: in Lombardia 1625 morti Covid o con sintomi analoghi

Welfare

19/04/2020



In tutta Italia il numero sale a 2724. Si aggiungono le risposte di nuove case di riposo e il dato dei contagiati aumenta

La terza indagine Iss sulle Rsa è stata divulgata il 14 aprile. Istituto Superiore di Sanità aggiorna i dati del suo rapporto sulle residenze socio assistenziali italiane, via via che aumenta il numero di risposte mandate dagli istituti. Il campione aumenta di rappresentatività, quindi, anche se, ad oggi, si tratterebbe comunque di un dato parziale, cioè il 33 per cento rispetto al totale delle strutture considerate.

I numeri: su 1082 Rsa, in tutta Italia, si sono registrate 6773 morti dal 1° febbraio.
In Lombardia i decessi sono stati 3045. Non tutti sono ascrivibili alla pandemia ma, dato che le verifiche con i tamponi non sono complete, Iss considera il dato dei morti per Covid19 conclamato e quelle per sintomi parainfluenzali, con caratteristiche simili al Coronavirus. Questo dato aggregato dà una somma di 2724 casi in tutta Italia e 1625 in Lombardia, sempre nel periodo tra febbraio e le prime settimane di aprile .

Terza indagine Iss sulle Rsa: i morti aumentano

Il confronto con la prima e con la seconda versione del rapporto Iss mostra una tendenza chiara. Aumentano le risposte delle Rsa, aumentano i morti. I numeri salgono nelle residenze per anziani collocate nelle aree più interessate del contagio, anche se si registrano variazioni differenti. Il Correre della Sera di oggi, 19 aprile, scrive che

“è prematuro trarre conclusioni, ma la prima impressione è che in alcune province gli anziani nelle Rsa siano stati protetti meglio”.

I dati sono comunque incompleti: è possibile che cambino ancora nelle prossime settimane, se ci sarà un progressivo aumento delle risposte delle Rsa all'indagine.
Iss scrive anche che ci sono stati 2597 nuovi ricoveri nelle 1066 strutture, da febbraio. In Lombardia si segnalano anche 661 ospiti ospedalizzati, cioè ospiti che, per diversi motivi, hanno avuto bisogno di cure urgenti negli ospedali.

Sindacati, comitati di parenti e associazioni di categorie hanno detto più volte in queste settimane che nelle Rsa è difficile isolare nel modo opportuno un contagiato.
Un anziano malato che è stato in ospedale e che poi è tornato in Rsa è stato un potenziale veicolo di contagio? Il Coronavirus ha avuto via facile di diffusione anche tramite medici e operatori, non adeguatamente protetti?
Di molti fenomeni legati alla pandeia non ci sono dati statistici certi, ma i numeri, nel loro complesso, descrivono una situazione sempre più drammatica.