Welfare
02/04/2020
I numeri coprono una parte ancora limitata delle strutture. In Lombardia il tasso più alto di morti fra febbraio e marzo 2020
Rsa e Covid19: un binomio tragico che continua a fare vittime tra gli anziani. La conferma di quello che i sindacati dei pensionati denunciano da settimane viene dalla prima indagine nazionale sul contagio da Coronavirus nelle strutture residenziali e sociosanitarie, dell'Istituto Superiore di Sanità. Il rapporto è stato presentato il 31 marzo ed è disponibile sul sito Iss.
I dati figurano incompleti rispetto alla totalità delle Rsa italiane, ma già così danno un quadro molto preoccupante. La Lombardia, così come ha i più alti numeri di contagio tra i residenti, ha il record di decessi nelle Rsa per Covid19 e per sintomi influenzali.
Lo stesso Presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, ha sottolineato che si tratta di “strutture importanti e fragili nella dinamica di questa epidemia” per le quali “oltre alle misure in essere è molto importante adottare una speciale attenzione nella prevenzione e controllo”.
Rsa e Covid19: che cosa dice l'indagine Iss
Istituto Superiore di Sanità ha preso in considerazione 2556 Rsa pubbliche o convenzionate, che fanno parte dell'Osservatorio Demenze dell'Istituto. La ricerca è iniziata il 24 marzo.
Al 31 marzo, le strutture contattate erano 1634, cioè il 63 per cento del totale. Il campione, specifica Iss, è considerato rappresentativo del territorio nazionale, ma solo 236 strutture hanno risposto all'indagine. Il rapporto, quindi, analizza i dati del 14 per cento rispetto alle 1634 strutture.
In merito al rapporto tra Rsa e Covid19, ecco i numeri. Tra febbraio e marzo 2020, si sono verificati 1845 decessi. Se si ragiona in merito al tasso di mortalità, rispetto a 100 residenti, il valore di queste morti è del 9,4 per cento.
In Lombardia, le morti nelle Rsa sono state 1130. Il Veneto ne piange 266, l'Emilia Romagna 158. Meno alti sono i numeri nelle altre regioni.
Il contagio nelle case di riposo e le cause di morte
Molti ospiti anziani delle Rsa potrebbero essere morti di vecchiaia o di altre patologie? Come sappiamo dagli altri dati sul contagio, per essere sicuri della causa di decesso bisognerebbe avere eseguito i tamponi su tutti i defunti.
Secondo l'indagine Iss, in Lombardia gli ospiti delle Rsa deceduti e positivi al virus erano 35 su 1130. 528, peraltro, sono classificati come colpiti da sintomi simil influenzali.
Iss specifica che, se si calcolano insieme i morti per Covid19 e quelli per sintomi influenzali, si ottiene una percentuale del 49,8 per cento.
Istituto Superiore di Sanità ha posto alle Rsa anche altre domande sulla gestione dell'emergenza sanitaria. 204 strutture, cioè un buon 86 per cento, ha dichiarato di aver avuto difficoltà a trovare i dispositivi di protezione individuale. Il 36 per cento riferisce difficoltà per l'assenza di personale sanitario per malattia. Le Rsa ammettono anche di avere difficoltà nel trasferire i residenti affetti da Covid19 negli ospedali e riscontrano problemi nell'isolare i contagiati.
Nella cartina, fonte Iss, le Rsa prese in considerazione dalla ricerca