Sanità
05/03/2020
Discorso del presidente della Repubblica in video. Negli ambulatori lombardi si svolgeranno solo le visite urgenti
Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana, ha diffuso questa sera un videomessaggio che invita al senso di responsabilità per affrontare il Coronavirus. Tre minuti e mezzo disponibili on line e via Twitter ricordando che “l'Italia sta attraversando un momento particolarmente impegnativo”, ma che “dobbiamo evitare stati di ansia immotivati e spesso controproducenti”.
Il presidente dichiara che abbiamo
“un eccellente sistema sanitario nazionale che sta operando con efficacia e con la generosa abnegazione del suo personale a tutti i livelli professionali”.
Per Mattarella, supereremo la condizione di questi giorni, ma è importante che si adottino i comportamenti consigliati, “anche se possono modificare temporaneamente qualche nostra abitudine di vita”. Mattarella ha menzionato la necessità di misure straordinarie per sostenere l'opera dei sanitari, con nuovo personale e con l'effettiva disponibilità di attrezzature e materiali.
Le ultime notizie in Lombardia
Poche ore prima, nella conferenza stampa del tardo pomeriggio di Regione Lombardia, Giulio Gallera, assessore al Welfare, ha detto che gli ambulatori, in tutta la regione, eseguiranno solo le visite urgenti e non differibili. Per gli altri interventi resteranno chiusi. L'obiettivo è limitare il rischio di contagio e liberare risorse professionali per dedicarle all'emergenza del Coronavirus.
Resteranno, invece, aperti i Centri diurni integrati per anziani. Sulle Rsa Gallera ha detto che si imporranno misure stringenti per le visite dei parenti agli ospiti.
L'assessore ha dichiarato che sono stati assunti almeno 136 nuovi medici, infermieri e operatori sanitari e che sono stati attivati 321 nuovi posti letto di terapia intensiva dedicati al coronavirus.
Sull'emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus si è espresso Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia:
"Nonostante il massacro (taglio finanziamenti - taglio letti - taglio personale - taglio contratti di lavoro) subito dal Ssn italiano, vogliamo ricordare presenza e lavoro continuo, "pericoloso" di medici, infermieri e altro personale in prima linea delle nostre strutture sanitarie soprattutto pubbliche, lo ripeto soprattutto pubbliche”.
Per Didoné è importante
“Difendere, difendere, difendere il nostro modello di Ssn pubblico universale, ritarandolo in meglio anche con alcune modifiche del Titolo V (una revisione ci vuole dopo anni di esperienza sul campo e un'emergenza nazionale di tale gravità), perché se le cure di qualità non restano accessibili a tutti, allora la vita cessa di essere un diritto e diviene un privilegio per le tasche di pochi”.