Welfare
22/02/2020
Sarà modificata la delibera che, a gennaio, rischiava di tagliare i fondi per le categorie B1 e B2. Didonè: restano molti i problemi ancora irrisolti
I fondi per i disabili gravi in Lombardia, che assicuravano alle famiglie un contributo mensile di 600 euro, non saranno tagliati. Regione Lombardia ha annunciato per il 2020 stanziamenti tali da garantire l'assistenza ai disabili gravi e gravissimi e anziani non autosufficienti, nella misura già prevista negli anni scorsi.
Regione Lombardia cambia la sua stessa delibera del 14 gennaio, che aveva paventato il rischio di ridurre il contributo da 600 a 400 euro ma che era stata contrastata, da due mozioni, in consiglio regionale ed era stata avversata da sindacati e cittadini.
Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Abitative e alla Disabilità, ha dichiarato ieri, 18 febbraio:
“Attraverso uno stanziamento di 28 milioni di euro Regione Lombardia continuerà, attraverso la Misura B1, a garantire i contributi e l'assistenza a tutti i 7044 cittadini in condizione di disabilità gravissima che risultavano presi in carico a dicembre del 2019”.
Disabili gravi in Lombardia, le novità
Regione Lombardia ha annunciato che ai 16 milioni (di cui 6 milioni provenienti dal fondo sanitario regionale) già previsti nella delibera di dicembre 2019, sono stati aggiunti altri 12 milioni. Sono i fondi che permettono di lasciare a 600 euro il buono fisso mensile ai disabili. Bolognini ha spiegato che rientrano nella fascia anche i minori che frequentano la scuola oltre le 25 ore settimanali.
Le modifiche, che seguiranno l'iter per essere approvate in Giunta, comprendono anche l'aumento di 100 euro per il voucher servizi, da 360 a 460 euro per adulti ed anziani e da 500 a 600 per minori.
Il buono mensile per il disabile gravissimo che frequenta la scuola, nei mesi di luglio e agosto potrà essere di 900 euro, in vista di un maggiore impegno della famiglia durante l'estate.
Le dichiarazioni di Bolognini e Piloni
Per Bolognini, Regione Lombardia compie uno sforzo colmando le lacune statali. Bolognini ha detto che le risorse stanziate sono insufficienti e, da quando è stata ampliata la platea dei beneficiari, si è verificato un aumento annuale degli utenti del 28 per cento.
Matteo Piloni, consigliere regionale Pd, la pensa diversamente:
“Se l'assessore Bolognini e la Lega hanno messo una pezza rispetto ai folli tagli di dicembre è solo perché le proteste delle famiglie e la nostra mozione in Consiglio regionale li hanno costretti a fare un passo indietro rispetto alla delibera di fine dicembre”.
Per Piloni, si è ancora lontani dal ristabilire le condizioni del 2019, già peggiorate rispetto al 2018 ed è stato inoltre lasciato il limite di reddito Isee, che “almeno per i disabili gravissimi, non dovrebbe esistere anche solo per una questione etica”.
Emilio Didoné: i servizi sociali devono rispondere ai bisogni dei cittadini
Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, definisce la vicenda “di fatto, una grande brutta figura di regione Lombardia che dopo aver tagliato il buono destinato ai disabili gravissimi ha cercato di riparare alla figuraccia con un nuovo provvedimento”.
Continua Didonè:
“Soddisfatti solo a metà le famiglie, le associazioni disabili e i sindacati pensionati poiché restano molti i problemi ancora irrisolti per chi ogni giorno deve assistere figli, coniugi o genitori gravemente malati.
In una regione come la Lombardia, dove il presidente Attilio Fontana non perde occasione per vantarsi di quanto sono bravi, è molto grave quanto è accaduto tra i mesi di dicembre e febbraio scorsi sulla vicenda disabili gravissimi. Insisto, è doveroso sottolineare l'estrema superficialità dimostrata da regione Lombardia in questa vicenda.
E prima di concludere voglio affrontare un altro tema che ci sta molto e ci lascia molto insoddisfatti: il limite di reddito Isee, che è stato lasciato come previsto nella delibera regionale di dicembre. A nostro parere per i disabili gravissimi l'Isee non dovrebbe esistere, e la regione Lombardia dovrebbe cancellarlo. L'applicazione dell'Isee per le persone disabili gravissime e gravi va contro il nostro pensare etico, equo, dignitoso e morale”.