Giulio Pastore, lunedì scorso a Roma l'omaggio a cinquant’anni dalla scomparsa

Giulio Pastore, lunedì scorso a Roma l'omaggio a cinquant’anni dalla scomparsa

Notizie

16/10/2019



Il 14 ottobre il ricordo del sindacalista che fu tra i fondatori della Cisl, primo segretario generale. Presente Sergio Mattarella

A Giulio Pastore è stata dedicata la giornata di lunedì 14 ottobre a Roma, alla Camera di Commercio - Sala del Tempio di Adriano, piazza di Pietra. Il ricordo del sindacalista, fondatore della Cisl, a cinquant'anni dalla scomparsa, è stato organizzato da Cisl, Fondazione Giulio Pastore, Fondazione Ezio Tarantelli, Centro Studi Ricerca e Formazione della Cisl.
In sala era presente Sergio Mattarella, presidente della Repubblica.
Annamaria Furlan, oggi segretario generale della Cisl, nel ruolo ricoperto da Pastore, alla nascita della Confederazione nel 1950, lo ha definito un “costruttore della Repubblica”, che ha lasciato una lezione chiara di “responsabilità, sostenibilità, coesione, giustizia sociale”.

“La ricorrenza dei cinquant'anni dal giorno in cui Giulio Pastore ci ha lasciato non è un semplice momento rituale, ma l'occasione per riflettere sull'oggi attraverso il suo lascito e la straordinaria modernità che lo caratterizza”.

Giulio Pastore: riferimento prezioso

Ha detto Annamaria Furlan: “È trascorso mezzo secolo ma l'universo di valori e di fini di Pastore e della Cisl, unitamente al progetto di civiltà e di democrazia che ispirano, continuano ad essere un riferimento prezioso in questo nostro tempo travagliato, che richiede lungimiranza, cooperazione e coraggio innovativo per rendere concreta la centralità della persona e del lavoro”. La strategia riformista della Cisl, sin dall'origine “nasce proprio da questa triangolazione: un grande rigore sui valori e sui fini; un'analisi del mondo che riconosce la grande distanza da quei valori e da quei fini; la necessità che la lungimiranza e l'efficacia della politica riformista riducano, sino ad annullarla, quella distanza”. “Questa visione, rigorosa e pragmatica parla ancora al nostro tempo denso di contraddizioni e d'ingiustizie sociali”.

Un messaggio europeista

La segretaria generale della Cisl ha ricordato anche il forte europeismo di Giulio Pastore.

“Nella visione lungimirante di Giulio Pastore, di Mario Romani, della Cisl, l'Europa rappresentava un necessario e vitale orizzonte economico, sociale, civile, politico e culturale, senza il quale non sarebbe stata possibile l'azione di sviluppo e di modernizzazione immaginata”.

Parlando di rappresentanza, non può mancare il riferimento al protagonismo virtuoso delle parti sociali. Pastore ci ricorda costantemente l'importanza del libero sindacato, ha detto la Furlan, in riferimento al corretto funzionamento della democrazia, alla propria missione elettiva, alle aspettative dei lavoratori.

"Resto fermamente convinta che la democrazia partecipativa, sia la forma di governo più prossima alla democrazia diretta nelle nostre società complesse e che si realizzi nella dialettica fra rappresentanza politica e rappresentanza sociale, ognuna nella propria autonomia e nel proprio ruolo specifico, come prevede l'art. 99 della Costituzione. Sono altrettanto convinta che il bene comune possa scaturire soltanto da questa dialettica”.

 

Leggi qui il discorso integrale di Annamaria Furlan