Previdenza
14/10/2019
Le Confederazioni hanno illustrato i temi della piattaforma unitaria. Sul tavolo: rivalutazione pensioni, Quota100, Opzione Donna e Ape sociale
Si è parlato di pensioni nel corso dell'incontro di venerdì 11 ottobre, al ministero del Lavoro, tra Cgil Cisl e Uil, Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp e il governo.
Presenti Nunzia Catalfo, ministra del Lavoro, funzionari del dicastero e dell'Inps, oltre a PierPaolo Baretta, sottosegretario al ministero dell'Economia e Ignazio Vacca, capo della segreteria del ministro dell'Economia.
Le confederazioni hanno presentato i contenuti della piattaforma sindacale unitaria in tema di previdenza e pensioni.
Le federazioni dei pensionati hanno evidenziato, tra gli altri, alcuni punti importanti:
- la rivalutazione delle pensioni, bloccata oramai da troppi anni
- il rafforzamento della quattordicesima.
Pensioni: i temi più urgenti per il sindacato
Da parte dei rappresentanti Cisl si è ribadito il ruolo di Quota 100, che deve essere confermata fino alla naturale scadenza nel 2021.
Cisl ha poi chiesto una maggiore attenzione ai requisiti di accesso alla pensione per le donne: servirebbero meccanismi compensativi, a partire dal riconoscimento dell'anticipo di 12 mesi per figlio (nel limite di 24/36 mesi) sul requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia.
La proroga di Opzione donna, prevista nel programma di Governo, è considerata un'opportunità.
La Cisl ha sottolineato l'importanza di rendere strutturale l'Ape sociale. C'è urgenza di superare i limiti normativi e amministrativi che rendono difficile, per chi svolge lavori gravosi, accedere a questa prestazione, così come alla pensione per lavoratori precoci, a partire dalla definizione dei codici Istat.
Anche la richiesta di una soluzione in via definitiva la questione dei cosiddetti lavoratori esodati è stata posta al tavolo.
Analizzare la spesa previdenziale
I sindacati hanno chiesto che i notevoli risparmi ottenuti rispetto al tiraggio delle domande delle prestazioni (quota 100, anticipata, precoci, Ape sociale) siano utilizzati per sostenere le misure in materia di previdenza. Inoltre, hanno proposto di attivare la Commissione di studio sui lavori gravosi e usuranti e la Commissione sull'analisi della spesa previdenziale e assistenziale.
Sono stati affrontati, poi, molti altri temi critici legati alle pensioni. Per esempio:
- valorizzare i periodi di non lavoro, per chi svolge part-time verticale o ciclico
- analizzare le proposte per una pensione di garanzia, per chi ha contributi solo a partire dal 1996
- eliminare le soglie economiche di 1,5 volte e 2,8 volte l'assegno sociale, per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata, quando costituiscono una pesante barriera all'ingresso per l'accesso ai trattamenti per chi ha basse retribuzioni.
La ministra Catalfo ha confermato il metodo per affrontare dal punto di vista tecnico, in separate riunioni, i vari temi esposti e ha condiviso l'opportunità di aprire un tavolo sulla pensione di base di garanzia per i giovani.
Il primo riscontro è di una generale disponibilità al dialogo ma senza l'assunzione precisa di impegni, soprattutto quelli che comportano l'assunzione di oneri finanziari.