Previdenza
21/05/2019
Scattano le riduzioni per le pensioni d'oro e le richieste di rimborso per la nuova rivalutazione
Sui tagli alle pensioni giugno è un mese decisivo. Il conguaglio negativo relativo agli importi dei primi tre mesi di pensione 2019, per coloro che subiscono la riduzione in base alla nuova perequazione, sarà effettuato in un'unica rata a giugno 2019.
Dallo stesso mese, inoltre, sarà ridimensionato il valore degli assegni superiori a 100mila euro lordi l'anno.
Le due novità sono state annunciate dal messaggio 1926/2019 dell'Inps, pubblicato il 20 maggio.
Tagli alle pensioni: il rimborso per le mensilità sopra le 1522 euro
Le pensioni interessate dalla nuova perequazione sono state adeguate a partire da aprile 2019. Si tratta, come annunciato, delle mensilità tre volte superiori alla minima, cioè 1522, 26 euro. I pensionati coinvolti, però, avevano percepito da gennaio a marzo la pensione calcolata secondo il sistema precedente.
Dopo mesi di attesa, Inps ha comunicato i dettagli del conguaglio: le somme percepite nei primi tre mesi dell'anno, nella percentuale ricondotta alla nuova perequazione, devono essere restituite. "Nel mese di giugno 2019 viene recuperata la differenza relativa al periodo gennaio-marzo 2019", ha precisato l'Inps, in un messaggio pubblicato sul sito.
Pensioni d'oro: le riduzioni
In merito al taglio sulle pensioni d'oro, in una circolare del 7 maggio scorso l'Inps ha chiarito le modalità, ricordando che a decorrere dal primo gennaio 2019 e per la durata di 5 anni "i trattamenti pensionistici diretti complessivamente eccedenti l'importo di 100.000 euro lordi su base annua sono ridotti di un'aliquota percentuale in proporzione agli importi dei trattamenti pensionistici".
La riduzione partirà dal 15% per la quota di importo da 100.000 a 130.000 euro; del 25% per la quota da 130.000 a 200.000 euro; del 30% da 200.000 a 350.000 euro; del 35% da 350.000 a 500.000 euro; fino al 40% per la quota di importo oltre i 500.000 euro.