I costi delle RSA in Lombardia

I costi delle RSA in Lombardia

Welfare

08/06/2022



Un approfondimento a cura del dipartimento welfare della Fnp Lombardia

Il tema della compartecipazione alla spesa da parte della persona ospite in Rsa o della famiglia e dell’entità del costo totale costituisce un punto centrale per l’azione negoziale del sindacato dei pensionati. La quota totale del costo di ogni singola Rsa è costituita da due parti distinte: la quota sanitaria (tariffa) e la quota alberghiera (retta).

LA QUOTA SANITARIA

La quota sanitaria rappresenta il corrispettivo per i servizi sanitari e sociosanitari che vengono offerti all’ospite. Tale quota è a carico di Regione Lombardia ed è corrisposta agli Enti Gestori delle Rsa; inoltre è determinata in funzione delle condizioni sanitarie dell’utente ed è più alta per le persone più gravi. La normativa nazionale stabilisce che la quota sanitaria debba corrispondere al 50% della retta totale.

La quota sanitaria giornaliera che Regione Lombardia paga è solo per le Rsa con posti letto contrattualizzati ed è suddivisa a seconda dell’intensità di cura.

A seguito dell’emergenza Covid-19 che ha comportato meno ricoveri e un numero elevato di posti letto rimasti vuoti per l’aumento dei decessi, Regione Lombardia è intervenuta sul tema della remunerazione alle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili con un aggiornamento del tariffario con decorrenza 01/01/2021, determinando un incremento strutturale per le giornate di presenza nelle Rsa come previsto dalla normativa regionale.

La legislazione nazionale in vigore in tema dei Lea, prevede che il Servizio sanitario paghi il 50% del costo giornaliero pro capite. Regione Lombardia, nelle ultime schede struttura (anno 2013) ha stimato il costo giornaliero complessivo a 103,90€, e quindi il contributo minimo che la regione dovrebbe riconoscere alle Rsa per posti contrattualizzati e per tutte le classi Sosia sarebbe di almeno 51,95€/giorno. Questi dati, non aggiornati da quasi da 10 anni, sono negli anni aumentati: in sintesi Regione Lombardia paga meno di quanto dovrebbe e tali costi ricadono sulle famiglie degli assistiti. Infatti da tempo la condizione degli utenti delle case di riposo è mutata: si tratta sostanzialmente di persone non autosufficienti, molto avanzate nell’età (85 anni) e che necessitano di un livello di assistenza sanitaria molto superiore rispetto al passato.

LA QUOTA ALBERGHIERA

La quota alberghiera è la retta che la persona paga alla Rsa, sia pubblica che privata, che ha un contratto con la propria Ats territoriale. Tale retta comprende l’insieme dei servizi alberghieri e sociali che vengono erogati all’interno delle strutture.

 

Tratto da INFORMA – Periodico della Federazione Nazionale Pensionati Cisl della Lombardia, n° 1 “Non autosufficienza e Rsa”. Finito di stampare nel mese di Aprile 2022.

Osservatorio Rsa visitabile al seguente link: https://www.pensionaticisllombardia.it/osservatori-rsa