Consulenti del lavoro: come andare in pensione. La guida di Previdenza Flash 

Consulenti del lavoro: come andare in pensione. La guida di Previdenza Flash 

Previdenza

23/09/2021



Continua la serie dedicata ai professionisti sul numero 311 del periodico da scaricare in pdf 

È dedicato ai consulenti del lavoro il numero 311 di Previdenza Flash. Il periodico che si occupa di welfare e temi previdenziali continua la serie di approfondimenti sulle professioni iscritte a un Albo: in questo caso si tratta degli iscritti all’ente Enpacl, Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro Enpacl ha sede centrale a Roma, viale del Caravaggio. L’ente si sostiene grazie a due tipologie di contributi, soggettivo e integrativo. 
Il contributo soggettivo corrisponde al 12 per cento del reddito professionale dichiarato ai fini Irpef, calcolato su un reddito minimo di 17.898 euro e uno massimo di 100.019. L’ente prevede una quota minima, che equivale al 12 per cento sul reddito minimo ed è di 2148. È possibile anche versare un contributo soggettivo volontario. Il contributo soggettivo scende dal 12 al 6 per cento per alcune categorie: i neo iscritti con meno di 35 anni, i pensionati di vecchiaia, anzianità e vecchiaia anticipata. 

Consulenti del lavoro: contributi e tipologie di pensione

I consulenti del lavoro hanno anche l’opzione di un contributo integrativo, ripetibile con diritto di rivalsa nei confronti dei clienti: prevede un minimo di 312 euro e ammonta al 4 per cento dei corrispettivi assoggettabili a Iva. 
Come vanno in pensione i consulenti del lavoro? Previdenza Flash scrive che dal 2025 avranno la pensione di vecchiaia a 70 anni, mentre fino al 31 dicembre 2021 l’età indicata è 68 anni e dal 2022 al 2024 sarà 69 anni. è possibile anche richiedere la pensione di vecchiaia anticipata, secondo regole diversificate in misura dell’anzianità contributiva ma sempre non prima di aver compiuto 60 anni. 
Possibili anche, in misura del rispetto dei requisiti, le pensioni di inabilità, invalidità e di reversibilità ai superstiti. 
Da segnalare: gli iscritti che, dopo aver raggiunto la pensione di vecchiaia o vecchiaia anticipata continuano a esercitare hanno diritto a un supplemento di pensione, erogato in automatico ogni tre anni.