Sanità
21/12/2020
In Regione continua la farsa del vaccino. Didonè: “Impreparati a tutto. E adesso dovremmo fidarci del piano vaccinale Covid?”
Al vaccino antinfluenzale in Lombardia è dedicata la nota stampa del 21 dicembre del sindacato dei pensionati Cisl. Emilio Didonè, segretario Fnp Cisl Lombardia, ricorda che il decantato rimborso, annunciato dalla Regione per i cittadini che si sono vaccinati presso un servizio privato, è di 32 euro: è la metà di quanto effettivamente pagato da molti cittadini.
La vaccinazione avrebbe dovuto essere garantita dal servizio sanitario pubblico, almeno per le persone più vulnerabili e avrebbe dovuto essere gratuita.
Didonè si riferisce all'ultimo provvedimento della Giunta di Fontana, che stabilisce un rimborso pari 32 euro per i cittadini che rientrano nelle fasce target della popolazione (over 65, soggetti con particolari elementi di fragilità stabiliti dal Ministero della Salute e altri) che hanno dovuto ricorrere alla somministrazione a pagamento del vaccino antinfluenzale, dopo l'avvio della campagna realizzata da Regione Lombardia.
Vaccino antinfluenzale in Lombardia: una campagna fallimentare
I cittadini lombardi, si legge nella nota stampa, sono stati costretti a pagare un servizio essenziale che avrebbe dovuto fornire lo stesso servizio sanitario regionale, e che non è stato in grado di fornire per approssimazione e superficialità della giunta regionale, in particolare dell'assessorato al Welfare, che si è mosso in ritardo e male su un tema così delicato.
Ai medici di famiglia mancano ancora oggi centinaia di dosi prenotate. Ogni giorno i medici devono rimandare a casa anziani e altri pazienti, perché la dotazione consegnata è insufficiente. C'è addirittura chi ha fatto saltare le programmazioni.
Dichiara Didonè:
“In Lombardia, negli ultimi mesi, mentre infuriava la seconda ondata della pandemia, si è assistito a caroselli di dichiarazioni e improvvisazioni assolutamente incredibili: l'assessorato al Welfare che dichiara di avere 3 milioni di dosi e dirigenti della regione che affermano che ne mancavano almeno 700mila. Il presidente della Giunta che bandisce gare per gli acquisti senza sosta, anzi recentemente ha chiesto il permesso al Tribunale di Milano per comprare vaccini su libero mercato senza gara perché in emergenza... ma allora i tre milioni di vaccini ci sono o non ci sono?”.
La nota di Federfarma e la preoccupazione: che succederà con il vaccino Covid?
Anche Federfarma ha inviato una nota indirizzata alle società che producono vaccini, riguardo le numerose criticità che si stanno verificando a causa della carenza di vaccini antinfluenzali. In particolare, Federfarma si muove oggi al fine di evitare il ripetersi della medesima situazione per la campagna vaccinale della prossima stagione influenzale 2021-2022, con le farmacie sprovviste di vaccini.
Osserva Didonè:
“E adesso, visto i precedenti, come facciamo a non essere preoccupati del prossimo piano vaccinale anti Covid? Cosa dovremmo aspettarci dal piano vaccinale anti Covid della Regione Lombardia? Nell'attesa qualcuno della Giunta potrebbe spiegare ai cittadini cosa è accaduto, cosa non ha funzionato. Non siamo infallibili, tutti sbagliano, ma sarebbe sufficiente chieder scusa e cercare di rimediare in futuro”.