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15/12/2020
Il saldo delle aliquote è possibile anche dopo con eventuali sanzioni. Non riguarda l’abitazione principale
La scadenza Imu resta fissata al 16 dicembre. Il saldo dell'aliquota 2020 si paga entro domani e riguarda le seconde case, eventuali garage diversi da quelli annessi alla prima casa, prime abitazioni di lusso.
La prima rata Imu è stata pari al 50 per cento dii quello che era stato pagato per l'Imu e la Tasi nel 2019. Imu e Tasi, infatti, sono state accorpate dalla legge di bilancio 2020.
Per il saldo Imu 2020 c'è solo la possibilità di una variazione, nel caso che i Comuni decidano nuove aliquote. Gli enti locali hanno tempo sino al 31 dicembre per cambiare aliquota: in questo caso, i contribuenti avranno poi modo di pagare la differenza entro il 28 febbraio 2021.
Scadenza Imu, conguaglio e ravvedimento operoso
Per sapere quanto pagare entro il 16 dicembre si utilizzano le aliquote approvate dal Comune al 31 ottobre 2020. Se non sono state annunciate novità, la seconda rata si calcola in base alle aliquote del 2019 e sarà uguale all'acconto Imu di giugno. A questo punto l'ente locale potrebbe rinnovare le aliquote a fine dicembre e il conguaglio slitterà a febbraio: potrà accadere di dover pagare una differenza, oppure di avere diritto a un rimborso.
Se, per qualche motivo, ci si trova a non poter rispettare la scadenza Imu del 16 dicembre, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso, cioè saldare dopo, con una quota aggiuntiva, prima che l'ente locale notifichi il mancato pagamento.
La sanzione amministrativa è del 30 per cento per ogni importo non versato, ma se il ravvedimento operoso arriva prima dei 90 giorni dalla scadenza, si riduce al 15 per cento. Per i versamenti eseguiti con un ritardo non superiore a 15 giorni, la sanzione è ridotta a un importo pari a un 1/15 per ciascun giorno di ritardo.