Pensioni: presente e futuro. Diretta dei sindacati lombardi del 4 dicembre

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04/12/2020



Ultima sessione dell’evento on line delle sigle dei pensionati. Esperti e rappresentanti dei territori a confronto su rivalutazioni, fisco, sostenibilità, riforma previdenziale

Le pensioni tra presente e futuro, strette dalla morsa della crisi economica e dall'incertezza per le nuove generazioni: questo il tema della diretta che si è svolta venerdì 4 dicembre, al mattino, a cura dei sindacati dei pensionati lombardi Spi Cgil Fnp Cisl e Uilp Uil. In due ore e mezza di confronto si sono succeduti interventi di sindacalisti e di esperti attorno ai nodi della pressione fiscale sui pensionati, della perequazione, della differenza fra metodo contributivo e retributivo, del gender gap e del rapporto con il governo. Mauro Paris, Spi Cgil Lombardia, ha moderato il dibattito dando i primi numeri: la maggior parte delle pensioni degli italiani si colloca tra la soglia dei 500 euro e quella dei 1000 e solo il 20 per cento circa ha mensilità più alte.

Bontempelli: separare previdenza e assistenza

Serena Bontempelli, segretaria generale Uilp Lombardia, ha ricordato il punto focale: la separazione fra previdenza e assistenza. È la presenza dei dati aggregati di pensioni e forme assistenziali a dare adito alla Comunità Europea di condurre osservazioni falsate sulla situazione italiana: viene così consigliato allo Stato italiano di ridurre la spesa pensionistica, che sembra più alta di quanto non lo sia in realtà.

Importante è poi il tema del gender gap, la differenza tra le mensilità di uomini e donne. Le donne scontano le conseguenze di percorsi lavorativi discontinui, interrotti dalla maternità o da un ritiro anticipato per assistere un familiare; a questo si aggiunge una disparità degli stipendi. In questo modo le pensioni femminili sono, in media, circa 654 euro più basse di quelle maschili.
Bontempelli ha poi ricordato il problema della mancata rivalutazione; ha detto che i sindacati chiedono l'estensione della 14esima e una riduzione della pressione fiscale.

Sergio Sorgi: come dare sostenibilità alle pensioni

Sergio Sorgi, ricercatore sociale, direttore di eQwa, ha disegnato uno scenario di ampio respiro sulla sostenibilità della spesa pensionistica. Se il rapporto tra lavoratori attivi e pensionati, non è, ad oggi, favorevole, sarebbe utile pensare a politiche per far accedere al lavoro più fasce di persone, per esempio attivando asili nido e servizi per l'infanzia e aiutando le donne a restare nel mondo del lavoro. Ampio e strutturato il discorso di Sorgi che ha toccato il problema dell'evasione fiscale e lo sviluppo del mondo del lavoro di forme di smartworking, che andrebbero, però, regolamentate per assicurare i diritti delle persone. Sorgi ha sottolineato il valore di una più ampia educazione finanziaria che aiuti tutti, adulti e anziani, a gestire meglio la propria economia personale.

I sindacati dei pensionati: oltre il conflitto generazionale

Giovanni Pedrinelli, Fnp Cisl dei Laghi, si è appellato alla necessità di non trascurare le istanze dei pensionati. C'è un atteggiamento poco tollerante nei confronti dei pensionati che va cambiato, superando l'idea che si tratti di una fascia di privilegiati. Bisogna, invece, sfruttare la crisi attuale per rivendere le fondamenta del sistema economico e sociale italiano.

Amedeo Giuliani, Uilp Cremona e Angelo Castiglioni, Spi Varese, hanno messo l'accento sulla rivalutazione. Il meccanismo della perequazione, anche quando c'è, non garantisce il potere di acquisto delle pensioni. Un po' tutti gli interventi dei sindacalisti hanno ricordato questo argomento, che va a intrecciarsi con il confronto con il Governo per gli anni futuri.

Sergio Marcelli, Fnp Cisl Sondrio, torna sul problema culturale associato all'immagine dei pensionati. È pPericoloso il “conflitto generazionale”, tra giovani e anziani ed è necessario, invece, dare un segnale alla politica, perché non trascuri le istanze dei pensionati.

Difendere i soldi che ci sono

Paolo Zucca, giornalista economico, ha aggiunto al dibattito un contributo sulla difesa del risparmio. Zucca sostiene il vantaggio di una cultura finanziaria più consapevole, in cui lavoratori e pensionati sappiano come tutelare il proprio denaro. Una più ampia educazione in questo senso porterebbe i nonni a trasmettere il giusto messaggio anche ai nipoti, in un circolo virtuoso.
Giovanni Maggi, Fnp Cremona, ha richiamato l'attenzione sui coefficienti di calcolo delle pensioni che, attualmente, sono penalizzanti. Ha invocato una maggiore armonia nelle offerte di assistenza di bonus statali e regionali e ha osservato alcune lacune del sistema di aiuti messo in piedi con l'emergenza Covid.

Sergio Perino, Spi Milano, ha ricordato l'altalenarsi del confronto tra sindacati e governo sui temi previdenziali mentre Anna Maria Corda, Fnp Pavia Lodi, è tornata sulle differenze tra sistema contributivo e retributivo e sul gender gap.
La giornata è stata conclusa da Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi Cgil. Pedretti ha inquadrato il tema della pensione in una prospettiva di lungo termine: le pensioni del futuro dipendono da come si struttura, oggi, il mercato del lavoro. Percorsi lavorativi instabili, interrotti, con stipendi più bassi, meno focalizzati sul lavoro da dipendente, incideranno in modo negativo sulle pensioni di domani.

Le tre dirette dal titolo Parlano i pensionati, del 2 dicembre mattina, il 2 dicembre pomeriggio e del 4 dicembre si possono rivedere alle pagine Facebook di Spi Cgil Lombardia, Fnp Cisl Lombardia e Uilp Lombardia.