Welfare
02/12/2020
Il documento ha data del 1° dicembre. Sollecita l’iniziativa delle stanze degli abbracci e di forme di interazione dei degenti con i familiari
Rsa e Coronavirus: arrivano dal ministero della Salute le nuove indicazioni per le residenze socio-assistenziali e per gli hospice. È forse la prima volta che un documento governativo considera in modo esplicito la necessità di contemperare il rischio di contagio con il benessere psicofisico dei degenti.
La relazione con i familiari torna a essere in primo piano, fermo restando il fatto che le eventuali visite devono essere autorizzate dalla direzione e regolamentate. Per evitare, però, l'isolamento fisico e sociale degli anziani nelle Rsa sono date per possibili diverse soluzioni: dal contatto a distanza tramite dispositivi digitali alle stanze degli abbracci, dove familiari e ospiti possono toccarsi, pur se schermati da coperture di plastica.
Rsa e Coronavirus: i rischi dell'isolamento totale
Studi e testimonianze dirette hanno constatato che l'isolamento totale, nel quale sono stati costretti gli anziani ospiti nelle case di riposo, per evitare il rischio di contagio, ha portato a un peggioramento delle facoltà cognitive in soggetti già fragili perché affetti da demenza. Solitudine e depressione hanno coinvolto gli ospiti delle Rsa e hanno conseguenze sui familiari anche negli hospice, le strutture che accompagnano i malati più gravi nel percorso di fine vita.
Ministero della Salute indica come necessaria la comunicazione a distanza tra i parenti e gli ospiti. Sollecita, inoltre, iniziative per tornare alle visite in presenza, pur in condizioni di sicurezza.
Tamponi rapidi per i familiari, tamponi molecolari per i nuovi assistiti e per il personale sono tra le misure indicate ai fini preventivi.
Diversa è, invece, la situazione, quando nella Rsa ci sia un paziente positivo al Covid-19 e un focolaio in atto: in questo caso tutte le visite sono vietate.
Nel caso degli hospice, ministero della Salute scrive:
“la visita può essere autorizzata in situazioni di fine vita di assistiti affetti da Covid-19, dalla direzione della struttura, previa appropriata valutazione dei rischi-benefici”.