Sanità
12/10/2020
La durata del periodo di sospensione dalle attività fuori casa passa da 15 a 10 per chi è contagiato e per chi ha avuto contatti stretti con lui
Quarantena e isolamento fiduciario passano da 15 giorni a 10. Una nota stampa dell'11 ottobre della Presidenza del consiglio dei ministri annuncia che il periodo di sospensione delle attività fuori casa, per chi è positivo o a rischio contagio, si riduce.
Dieci giorni di divieto assoluto di uscire, sia per lavoro, che per andare o scuola o per qualsiasi altra esigenza, sono sufficienti.
Il periodo di dieci giorni vale per le persone che a seguito di un tampone hanno scoperto di essere positive al Covid-19, sia che abbiano sintomi evidenti, come febbre, tosse e difficoltà a respirare, sia che stiano bene. Anche gli asintomatici, infatti, se sono stati diagnosticati come positivi alla malattia, devono stare in quarantena.
Varrà 10, però, e non più 15 giorni anche l'isolamento fiduciario, cioè la pausa dalle attività per chi ha avuto contatti stretti con un positivo.
Quarantena e isolamento fiduciario: cambiano le regole anche per chi non riesce a negativizzarsi
La quarantena può terminare dopo 10 giorni e un tampone negativo.
Chi è stato a casa malato deve avere trascorso almeno gli ultimi tre giorni senza sintomi. L'isolamento fiduciario termina dopo 10 giorni e un tampone antigenico rapido o un tampone molecolare.
La nota stampa spiega che l'aggiornamento delle regole segue le linee guida internazionali, considerando un principio di massima cautela ma anche la tempestiva restituzione al contesto sociale dei soggetti diagnosticamente guariti. Per chiudere la quarantena sarà necessario un solo tampone negativo.
Un'altra novità riguarda le persone che, guarite, continuano a risultare positive al tampone anche se non hanno più alcun sintomo. Ministero della Salute stabilisce che nei casi asintomatici, l'isolamento si interrompe comunque al 21° giorno di isolamento.