Sanità
09/10/2020
La conferenza stampa di Regione Lombardia di ieri, giovedì 8 ottobre, figura su molti quotidiani nazionali e locali
I tempi per vaccinarsi contro l'influenza in Lombardia, annunciati ufficialmente dalla conferenza stampa di ieri, giovedì 8 ottobre, dalla Regione, sono tra le notizie del giorno per molti quotidiani. Da mesi l'attenzione sulla campagna vaccinale antinfluenzale è alta, in tutta Italia, e sono settimane che i giornali cercano di comprendere come, quando e quanti si potranno vaccinare tra ottobre e novembre. Le dichiarazioni istituzionali rilasciate ieri sono state riportate da agenzie di stampa, quotidiani nazionali e locali, non senza qualche distinguo.
Matteo Pucciarelli, su Repubblica, inizia l'articolo osservando il segnale politico dato dall'assenza di Giulio Gallera, assessore al Welfare, giustificato da un incontro con il presidente Fontana. Tra le righe resta qualche dubbio sui numeri annunciati, in termini di dosi disponibili in rapporto alla popolazione da vaccinare.
Vaccinarsi contro l'influenza in Lombardia: i numeri e i commenti
Pierpaolo Lio, su Il Corriere della Sera, sottolinea le dichiarazioni di Maurizio Pregliasco, che ha voluto tranquillizzare sui tempi più adatti a vaccinare, dato che l'influenza stagionale arriverà a fine dicembre. Corriere della Sera scrive che Marco Trivelli, direzione Welfare in Regione, si è detto preoccupato più dell'esecuzione effettiva della campagna che sulle quantità di vaccino disponibile.
Il Giorno e La Stampa scelgono i titoli dando l'accento sul fatto che un medico di base su 5 non ha aderito alla campagna. In un secondo articolo, Giulia Bonezzi de Il Giorno ricorda che la parte più difficile arriva ora, cioè nel riuscire a vaccinare la popolazione più fragile in quattro-cinque settimane.
Chiara Baldi, su La Stampa, segnala che in conferenza stampa si è parlato molto dell'adesione dei cittadini al piano vaccinale. L'anno scorso solo il 49 per cento dei soggetti a rischio si erano vaccinati, oggi si punta al 75 per cento e in percentuali diverse si pensa anche ad altre fasce di soggetti, come i bambini e gli ultrasessantenni.
La questione delle quantità di dosi di vaccino disponibili non è la l'unica notizia segnalata: resta da capire se i cittadini lombardi vorranno vaccinarsi, se potranno farlo anche i soggetti sani che non rientrano nelle categorie a rischio e in quale modalità.