Sanità
22/09/2020
Didoné: “Ci mettiamo dalla parte delle famiglie dei potenziali 100mila malati di Alzheimer in Lombardia. Il ricovero in Rsa non deve essere a carico delle famiglie”
Alzheimer a carico del servizio sanitario nazionale: è la proposta lanciata ieri, 21 settembre, dal sindacato dei pensionati Cisl Lombardia, in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer. Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, ha lanciato la sua idea in un Tweet e in un comunicato stampa, sottolineando il peso di una malattia che sempre di più colpisce gli over 75.
Per Didonè i servizi sanitari e territoriali a sostegno dei malati di Alzheimer e delle loro famiglie devono essere potenziati e, in prospettiva, presi in carico dal Sistema sanitario nazionale.
Dichiara Didonè:
“Ci mettiamo dalla parte delle famiglie dei potenziali 100mila malati di Alzheimer della regione: oltre gli 80 anni, la patologia colpisce 1 anziano su 4. Sono numeri destinati a crescere drammaticamente a causa del progressivo aumento della aspettativa di vita, per cui si stima un raddoppio dei casi ogni 20 anni. Nella giornata mondiale a loro dedicata, intendo ribadire al ministro Speranza e a tutto il Governo che il malato di Alzheimer ricoverato in Rsa, che necessita di prestazioni sanitarie, non dovrebbe pagare la retta, ma dev'essere definito e inglobato nei Lea (Livello essenziale assistenza) a carico del Servizio sanitario nazionale”.
Alzheimer: una patologia sempre più diffusa
Fnp Cisl da anni chiede una maggiore attenzione verso la situazione sanitaria dei più anziani, per cominciare con la richiesta di una specifica legge per la non autosufficienza.
Le malattie degenerative degli anziani (ma non solo) si trasformano spesso in un costo elevatissimo per le famiglie: tra badanti e assistenza medica, la permanenza in casa arriva a richiedere più di uno stipendio medio dedicato al parente malato.
L'ingresso in Rsa non è da meno. In regione, tra l'altro, a fronte dei circa 100mila potenziali malati, molti di questi accuditi con badanti e familiari a domicilio, ci sono 5000 posti letto riservati, anche se dal rapporto Fnp Cisl Lombardia su “Rsa e non autosufficienza” emerge che i nuclei specializzati sono in aumento.
Basteranno? Si chiede Didonè. Secondo i dati raccolti da Fnp Cisl Lombardia, dal 2013 al 2019 i posti letto Alzheimer sono aumentati di quasi 1500 unità. Durante lo scorso anno, Regione Lombardia ha contrattualizzato con le Ats nuovi posti letto Alzheimer (convertendoli da nuclei ordinari, già accreditati e a contratto), portando la dotazione complessiva (in Rsa) a 4.596, riequilibrando l'indice di dotazione di posti letto a contratto nelle Ats, che attualmente non è il medesimo negli otto territori sanitari lombardi.
Conclude il segretario dei pensionati Cisl della Lombardia:
"Viste le recenti sentenze della Cassazione, Fnp ritiene che questo tipo di patologia e altre di demenza senile debbano trovare soluzioni specifiche e definitive. Servirà un progressivo riconoscimento del livello di sanitarizzazione di questa ed altre patologie, fino alla totale presa in carico da parte del Servizio Sanitario Nazionale. Su questa problematicità, insieme alle strutture territoriali, siamo in campo per poter definire al meglio la strategia da perseguire in regione Lombardia”.
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