Informa
24/12/2018
Informa 03-2018
LA NEGOZIAZIONE SOCIALE IN LOMBARDIA, report 2017
a cura della Fnp Cisl Lombardia
Dal 2011 l'Osservatorio della contrattazione sociale (Ocos) della Cisl raccoglie, archivia e classifica tutti gli accordi sottoscritti dalle strutture sindacali regionali e territoriali con regioni, comuni, enti pubblici e istituzioni in tema di welfare (politiche socio familiari, socio sanitarie, fiscali e tariffarie, territoriali e di welfare occupazionale).
L'Ocos è nato per valorizzare l'attività relazionale di negoziazione sociale che le organizzazioni sindacali realizzano nei territori con le istituzioni locali e altri soggetti sociali. L'analisi degli accordi sottoscritti risulta particolarmente interessante: infatti offre uno spaccato, anche inedito, del ruolo giocato dal sindacato confederale e della rete dei contrattualisti sociali della Cisl sul territorio.
Nel 2017 la Cisl ha censito 989 accordi in tutto il territorio nazionale ma ben 492 (circa il 50%) sono stati sottoscritti in Lombardia. Questi dati sottolineano l'attenzione, la sensibilità e l'importanza che la Cisl investe nell'azione di negoziazione sociale ed evidenziano una attività capillare e radicata presente in Lombardia, con azioni rivolte a regolamentare la compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi, l'assistenza domiciliare e in generale l'offerta dei servizi, e a favorire politiche di contrasto alla povertà. Si è registrato un ampliamento della platea dei tutelati dagli accordi oltre la tradizionale rappresentanza del sindacato, per coinvolgere tutti i cittadini, le famiglie e le persone in condizioni di particolare fragilità, compresi anziani e disabili non autosufficienti.
Negoziare, concertare e contrattare sono da sempre i fondamentali dell'azione sindacale della Cisl, che ha saputo modellarsi sui cambiamenti sociali, economici e strutturali di questi anni. Grazie alla conoscenza diretta dei bisogni dei cittadini soprattutto delle categorie più deboli e indifese, accompagnata da una sana esperienza negoziale nel territorio, è stato possibile formulare utili indicazioni per la negoziazione sociale con gli enti locali e regionali, sperimentando alleanze sociali e rapporti intergenerazionali capaci di rafforzare la coesione sociale.
Nel 2017 la negoziazione sociale in Lombardia ha prodotto buoni risultati con la sottoscrizione di ben 492 accordi con i diversi livelli istituzionali regionali, territoriali, pubblici e privati: 434 sono accordi a livello comunale (comuni e Rsa singole), 38 sono accordi intercomunali (unione di comuni, comunità montane, Asst e ambiti distrettuali dei Piani di Zona), 17 sono accordi a livello provinciale e interprovinciale (province e Ats). I cittadini beneficiari di tale azione negoziale territoriale sono stati circa 4,5 milioni, corrispondente al 44% della popolazione lombarda.
Accanto alle intese locali sono stati sottoscritti anche 3 importanti accordi a livello regionale, in modo particolare con l'Assessorato al Welfare di Regione Lombardia: il protocollo sulla presa in carico dei pazienti cronici; il verbale sulla costituzione della Cabina di Regia per le politiche sanitarie e sociosanitarie regionali; l'intesa sulla misura inerente il contenimento rette in Rsa, con l'erogazione di un voucher di 1.000€ agli anziani non autosufficienti ricoverati (in totale 11.450 persone), che però non è stata adottata nel 2018 per responsabilità della giunta regionale nonostante le nostre reiterate richieste.
Dall'analisi degli accordi si scopre che si negozia di più (e in alcuni casi anche meglio) nei comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti. Inoltre per la prima volta sono stati sottoscritti accordi con 5 Municipi del Comune di Milano, ciascuno dei quali supera mediamente i 100.000 abitanti. In alcune aree della regione, più che con i singoli comuni, si predilige l'intesa del sindacato con gli enti sovra comunali: è il caso degli ambiti distrettuali dei Piani di Zona della provincia di Bergamo, dove è confermata un'elevata presenza di accordi che scaturiscono soprattutto dal positivo processo concertativo e dalle relazioni sindacali instaurato nel tempo.
La sottoscrizione di quasi 500 protocolli nel territorio lombardo è sicuramente un buon risultato, tra l'altro mai raggiunto negli anni precedenti, che è stato possibile grazie all'azione costante, appassionata e competente di oltre 100 negoziatori sociali della categoria dei pensionati. In stretta sinergia con le confederazioni sono stati capaci di tessere una fitta rete di relazioni sociali che si sono dimostrate poi utili alla gestione di processi complessi e alla realizzazione di accordi importanti sempre nell'interesse del bene comune; rappresentando una reale risorsa per il sindacato, per la Lombardia e per il Paese intero.
Da questa negoziazione emerge una realtà sociale in evoluzione, con nuovi bisogni e vulnerabilità crescenti, che ha imposto anche al sindacato di misurarsi con l'esperienza inedita di una contrattazione territoriale sociale in evoluzione, capace di accogliere e accompagnare i mutamenti sociali.
La straordinaria quantità e qualità delle intese registrate in Lombardia sono la vera cartina di tornasole di un sindacato presente e innovativo. Le innovazioni sociali si possono realizzare se si investe nel dialogo sociale e nel confronto, valorizzando l'enorme bacino di competenze, esperienze e spirito solidale che il Paese reale ha dimostrato di mettere in campo per fronteggiare la crisi e la recessione degli ultimi anni.
Milano, 27 dicembre 2018
Emilio Didonè
Segretario Generale Fnp Cisl pensionati Lombardia