Coronavirus in Lombardia, inascoltati gli appelli dei sindacati per l'emergenza

Coronavirus in Lombardia, inascoltati gli appelli dei sindacati per l'emergenza

Sanità

08/04/2020



Regione Lombardia avvia due commissioni d’inchiesta sulle Rsa. I media riportano da settimane un bollettino tragico. C’è chi aveva consigliato un maggiore isolamento dei pazienti Covid19

L'epidemia da Coronavirus in Lombardia registra un numero sempre alto di vittime nelle residenze socioassistenziali e negli ospedali. Solo ieri, martedì 7 aprile, Regione Lombardia ha annunciato due commissioni d'inchiesta sulla situazione delle Rsa.
Attilio Fontana, governatore della Regione, ha detto di voler aspettare l'esito dell'indagine prima di condurre una valutazione. Eppure, il drammatico caso dei contagi da Covid19, negli anziani e negli operatori sanitari, è da settimane sulle pagine dei giornali ed è stato denunciato dai sindacati sin dai primi di marzo.

Sindacati dei pensionati, sindacati dei medici, associazioni di categoria, della funzione pubblica, dei medici e degli operatori sanitari, da settimane ricordano che sono mancate e mancano tuttora le condizioni per evitare il contagio. Mascherine e dispositivi di protezione individuali insufficienti, lacune nelle procedure di isolamento dei malati, errori strategici nella gestione dell'emergenza emergono ora in modo sempre più evidente e non solo nelle case di riposo.

Coronavirus in Lombardia: le segnalazioni

Il comunicato stampa dei sindacati nazionali dei pensionati del 6 aprile sulle Rsa è solo l'ultimo di una serie di appelli inascoltati.
Il 12 marzo 2020 i sindacati dei pensionati dell'area milanese esprimevano preoccupazione per il caso del Sant'Erasmo di Legnano, dove già dai primi del mese si erano verificati casi di contagio. La nota ufficiale di Spi Cigl, Fnp Cisl e Uilp Uil seguiva a un monitoraggio continuo, che i sindacati dei pensionati fanno da sempre sulle residenze socioassistenziali e che li aveva già tenuti informati sul pericolo dell'aggravarsi dell'epidemia.

Il 17 marzo i sindacati dichiarano la loro contrarietà alla decisione di Regione Lombardia di includere le Rsa tra le strutture che potevano accogliere pazienti Covid19, dimessi dagli ospedali. Nel frattempo si moltiplicano le richieste di Cgil Cisl e Uil, in Lombardia e a livello nazionale, che invocano una maggiore attenzione alla salute di medici, infermieri e operatori.

Il problema è nelle Rsa e negli ospedali

Il 30 marzo i sindacati dei pensionati dell'area metropolitana milanese scrivono al prefetto di Milano perché si adoperi per un maggiore monitoraggio della situazione nelle Rsa.
Nel comunicato stampa del 3 aprile, Cgil Cisl e Uil chiedono a Regione Lombardia un cambio di approccio nella gestione dell'emergenza. I giornali scrivono di un crescendo di contagi nelle case di riposo e riportano le intenzioni dei familiari degli ospiti di partire con le denunce.

Non si tratta, però, solo delle Rsa. L'ultima notizia è di oggi, 8 aprile, e riguarda l'inchiesta aperta dalla Procura di Bergamo sull'ospedale di Alzano. Già il 21 marzo un gruppo di medici bergamaschi, sulla rivista in lingua inglese Nejm Catalyst, Innovation in Care Delivery, aveva lanciato l'allarme sul contagio da Coronavirus in ambiente ospedaliero.
Il giornale Tpi.it, in un articolo del 25 marzo, riporta la testimonianza di un dirigente sanitario regionale di Bergamo, che aveva provato ad avanzare una sua proposta alla Regione già il 22 febbraio. I malati di Covid19 vanno isolati e isolati bene, in strutture ospedaliere dedicate, evitando ogni rischio di promiscuità. Tpi.it riferisce che questo parere non è stato preso in considerazione.

Il 5 aprile Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia, ha ricordato che in Lombardia è stato positivo il potenziamento delle terapie intensive e semi intensive, ma sono mancate “strategie relative alla gestione del territorio”.

Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia:

“Tramite social e note scritte, abbiamo sostenuto da subito la divisione di strutture Covid e strutture non Covid, con filtro esterno, per le emergenze sanitarie come infarti, ictus, fratture. Non siamo stati ascoltati”.

In foto: l'apertura del dorso di Milano del Corriere della Sera di oggi 8 aprile