Fnp Cisl Milano Metropoli
03/04/2020
La lettera firmata da Sergio Perino, Rosario Sergi, Gabriella Tonello, Giuseppe Ippolito, per le tre sigle Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp UIl. Allarme per una situazione sempre più grave
Allarme Coronavirus nelle case di riposo. I sindacati dei pensionati milanesi Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno scritto una lettera a Renato Saccone, prefetto di Milano, per denunciare la gravissima situazione delle residenze socioassistenziali e del contagio di ospiti e personale sanitario. Il documento è del 31 marzo ed è firmato dalle segreterie dell'area metropolitana delle tre sigle sindacali, Sergio Perino per Spi Cgil Milano, Rosario Sergi per Spi Cigil Ticino Olona, Gabriella Tonello per Fnp Cisl Milano Metropoli, Giuseppe Ippolito per Uilp Milano e Lombardia.
I sindacati denunciano l'insufficiente dotazione delle protezioni individuali, l'assenza di diagnosi dei contagi e l'urgenza di una situazione che vede sempre più decessi tra i degenti e carenza di personale.
Coronavirus nelle case di riposo: i problemi
I sindacati dei pensionati riferiscono che, in base alle molte segnalazioni ricevute, a molti ospiti delle Rsa, pur con sintomi evidenti della malattia, non vengono eseguiti i tamponi. In questo modo gli ammalati restano all'interno delle strutture, dove, nella maggior parte dei casi, non ci sono le condizioni per un isolamento.
Accade anche che, in molti casi, venga respinta la richiesta delle direzioni delle strutture di ricoverare in ospedale i malati più gravi.
I sindacati ricordano che
“Questo avviene su tutto il territorio milanese, ma la situazione è particolarmente grave nelle piccole strutture, gestite spesso da cooperative sociosanitarie che non hanno i mezzi per affrontare una crisi sanitaria così difficile”.
In una situazione già complessa, la possibilità che le Rsa vengano utilizzate per ospitare pazienti positivi al Covid19, dimessi dagli ospedali, è molto pericolosa.
Più Dpi, più tamponi e più comunicazione con i parenti degli ospiti
I sindacati dei pensionati chiedono al prefetto di adoperarsi per sorvegliare quanto sta accadendo nelle case di riposo. Il monitoraggio dovrebbe riguardare la distribuzione e l'uso delle protezioni individuali, ma anche l'attuazione dei tamponi su operatori, ospiti e pazienti delle strutture sociosanitarie e socioassistenziali, che vanno effettuati tempestivamente quando si verificano le sintomatologie caratteristiche del coronavirus.
Da controllare anche il rispetto della netta separazione tra contagiati e non, per evitare qualsiasi contatto che possa portare ad una propagazione del virus. I sindacati chiedono
"che tutti gli ammalati siano adeguatamente assistiti e che i casi più gravi siano tempestivamente trasferiti in strutture ospedaliere attrezzate. Chiediamo inoltre che il monitoraggio riguardi anche un aggiornamento costante del numero dei contagiati, dei sintomatici e dei decessi nelle singole Rsa".
Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil avanzano la proposta di un numero di telefono dedicato, per i parenti degli ospiti, per verificare lo stato di salute dei propri cari. I giornali hanno riportato che, spesso, per molti familiari è risultato difficile mettersi in contatto con le Rsa e avere notizie certe sui loro cari, anche in caso di decesso.
In foto: Gabriella Tonello, segretario generale Fnp Cisl Milano Metropoli
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