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09/03/2020
Vale l'autodichiarazione che si compila insieme alle forze dell'Ordine. Si esce di casa per lavoro, per motivi di salute, per acquistare beni di necessità non differibili
Nelle aree a contenimento rafforzato sono partiti i controlli delle forze dell'Ordine sugli spostamenti delle persone. Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno, ha emanato la direttiva nella tarda serata dell'8 marzo, in relazione al decreto del presidente del consiglio dei ministri dello stesso giorno, per sorvegliare il movimento delle persone in Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.
In queste aree, per ridurre il contagio da Covid-19, tutti i cittadini devono rispettare rigide misure di sicurezza che prevedono la riduzione degli spostamenti. Il decreto stabilisce che è possibile uscire di casa per andare a lavorare, per motivi urgenti di salute e per necessità urgenti.
I controlli annunciati e già in atto riguardano:
- i cittadini che escono o entrano nelle aree di contenimento
- i cittadini che si spostano all'interno della regione.
Aree a contenimento rafforzato: come funzionano i controlli
Il comunicato del ministero specifica che i controlli si svolgono sulle autostrade e sulla viabilità principale, ad opera della Polizia stradale. Carabinieri e polizie locali si concentreranno sulla viabilità ordinaria. Al trasporto sui treni provvede la polizia ferroviaria: i movimenti dei passeggeri saranno "canalizzati" e sono previste verifiche con apparecchi termoscan.
In tutti i contesti, le autorità chiederanno conto ai cittadini di motivare il loro spostamento, con una autodichiarazione.
Il modulo per la certificazione si può compilare al momento stesso dell'incontro con le autorità. La polizia renderà disponibile il modulo durante il controllo, ma è anche possibile scaricarlo on line.
I controlli sono previsti anche negli aeroporti e rispettano le stesse condizioni. Il comunicato del ministero precisa che la veridicità delle informazioni rilasciate "potrà essere verificata con ulteriori controlli" e ricorda che gli spostamenti sono invece vietati, in modo assoluto, per le persone riconosciute positive al virus o già sottoposte alla quarantena.
Sono in vigore sanzioni per chi viola le regole: il riferimento di legge è l'articolo 650 del codice penale - inosservanza di un provvedimento di un'autorità: pena prevista arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino 206 euro-. Il ministero precisa, però, che nei casi più gravi si guarda al 452 del codice penale, - delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica - .
Scarica il modulo con l'autodichiarazione