Superticket sanitari: in Lombardia non si pagheranno più dal 1° marzo 2020

Superticket sanitari: in Lombardia non si pagheranno più dal 1° marzo 2020

Sanità

17/02/2020



Una delibera regionale ha anticipato il provvedimento del Governo, che sarebbe entrato in vigore da settembre. Didoné: tanti i problemi in sanità e welfare che aspettano risposte

I superticket sanitari non si pagheranno più in Lombardia a partire dal primo marzo.
Lo ha stabilito una delibera regionale, la 2797 del 31 gennaio 2020, anticipando la misura governativa che aveva deciso l'abolizione del superticket a partire da settembre. I cittadini lombardi, dunque, avranno modo di risparmiare sulle spese sanitarie per qualche mese in più.

La quota di partecipazione al costo per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, per gli assistiti non esentati per reddito o per altre condizioni, era, del resto, già assente in Emilia Romagna, Sardegna, Valle d'Aosta, nella provincia di Trento e Bolzano e in Basilicata.
In Lombardia il superticket sanitario, in misura proporzionale al valore della ricetta, si pagava ancora, così come in Piemonte e in altre regioni, in quote e formule differenti.

Superticket sanitari, Didonè: in Lombardia c'è ancora molto da fare

Emilio Didonè, segretario regionale Fnp Cisl Lombardia, precisa che come sindacato dei pensionati Cisl Lombardia

“abbiamo sempre chiesto alla regione Lombardia (al Presidente e Assessore Welfare), né più e né meno ciò che altre regioni più povere e che non si considerano prime della classe, hanno fatto da tempo in silenzio e senza tanto rumore: l'abolizione del super ticket per i cittadini lombardi”.

Il sindacato si dice soddisfatto dell'abolizione, ma sottolinea che sono molti i problemi che aspettano risposte concrete in Lombardia e che avrebbero potuto essere obiettivo di stanziamenti maggiori.

Alcuni esempi:

  • riequilibrare la retta giornaliera Rsa, riportando in equilibrio la quota 50% sanitaria e 50 % alberghiera come previsto dalla normativa nazionale dei Lea, tenuto conto che oggi la stessa regione Lombardia ammette che la famiglia paga 61% (invece di 50%) e la regione paga 39% (invece di 50%); 
  • rendere gratis l'iter burocratico per il certificato di invalidità, a fini della richiesta dell'indennità di accompagnamento, come già accade in altre regioni.