Previdenza
22/01/2020
Il notiziario su Previdenza e Assistenza a cura di Salvatore Martorelli e Paolo Zani riassume le tante opzioni oggi possibili, da Quota 100 alle diverse forme di pensione anticipata
Per il 2020 sono in vigore 23 modi di andare in pensione. Li hanno contati Salvatore Martorelli e Paolo Zani, nel numero di gennaio di Previdenza Flash, il periodico di Fnp Cisl Lombardia e Fnp Cisl Milano Metropoli sui temi della previdenza e dell'assistenza.
Dal conteggio sono escluse pensioni di invalidità e inabilità e pensioni indirette: tutte le altre formule sono comprese.
Se vuoi andare in pensione secondo le regole previste nel 2020, presta attenzione alle diverse tipologie oggi presenti e ai loro requisiti. Controlla in quale condizione professionale ti trovi: il tuo curriculum cioè quanti anni hai lavorato e per chi, verifica i requisiti di età e degli anni di contributi versati. Prova a calcolare se la tua pensione sarà calcolata con sistema retributivo o contributivo o, in alternativa, chiedi consiglio a un Caf.
23 modi di andare in pensione: qualche esempio
Martorelli e Zani ricordano opzioni che forse non tutti conoscono: per esempio, la pensione di vecchiaia in regime di totalizzazione. Chi ha periodi di lavoro accreditati in diverse gestioni previdenziali – Inps, ex Inpdap, casse per liberi professionisti – può ottenere un unico trattamento pensionistico. Sono necessari, però, 20 anni di versamenti e avere almeno 66 anni di età.
Previdenza Flash ricorda che sono ancora in vigore Quota 100 e Ape sociale, che è possibile la R.I.T.A., Rendita integrativa temporanea anticipata e che restano valide le norme per la pensione anticipata dei lavoratori precoci.
Se hai almeno un anno di contributi versato prima dei 19 anni e 41 anni di contributi, puoi pensare alla pensione per lavoratore precoce in questi casi:
- disoccupati con ammortizzatori sociali scaduti da più di tre mesi
- invalidi oltre il 74 per cento
- caregivers, cioè familiari, entro il secondo grado, che convivono con un portatore di handicap grave
- addetti a lavori faticosi, come esplicitato dalla legge.
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