La mini rivalutazione delle pensioni? 53 centesimi al mese, una presa in giro

La mini rivalutazione delle pensioni? 53 centesimi al mese, una presa in giro

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18/10/2019



Emilio Didonè: “offende la dignità e l’intelligenza delle persone”

La mini rivalutazione delle pensioni decisa dal governo porterà qualcosa come 53 centesimi al mese in più nelle tasche degli interessati. “Una presa in giro”, per Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia. Una vergogna, nelle parole di Ermenegildo Bonfanti, segretario generale Fnp Cisl nazionale

Contro il blocco della rivalutazione delle pensioni i sindacati si erano mossi da tempo, già con il primo governo Conte. Venerdì scorso, 11 ottobre, la rivalutazione è stato tra i temi dell'incontro con il governo a Roma.
Le ultime notizie, però, annunciano un provvedimento destinato agli assegni pensionistico lordi tra i 1.522 e 2.029 euro. La mini rivalutazione delle pensioni, per questa fascia, ammonta a 53 centesimi al mese.
Spiega Emilio Didonè:

“I pensionati interessati già beneficiano di un'indicizzazione al 97% dell'inflazione. Gli interessati sono circa 2,5 milioni di pensionati su un totale di 16 milioni. Portando l'indicizzazione dal 97 al 100 per cento l'aumento sarebbe, per questi fortunati, di circa 50 centesimi lordi mese, pari a poco più di 6 euro all'anno!”. Si tratta, continua Didonè, di “una doppia presa in giro, che offende la dignità e l'intelligenza di 16 milioni di pensionate e pensionati, dopo tutto quello che fanno, offrono e mettono a disposizione per famiglia, comunità, volontariato e Pil del paese”.