Fnp Cisl Bergamo
09/09/2019
La segnalazione arriva dall’associazione dei consumatori e dal sindacato dei pensionati. Il malcapitato si trova a firmare contratti capestro sopra i duemila euro
La truffa del catalogo è tornata agli onori delle cronache quest'estate, a Bergamo, dopo la segnalazione di Adiconsum e l'allerta del sindacato dei pensionati della Cisl. Nei mesi di giugno e luglio, Adiconsum Bergamo ha registrato diversi casi di illeciti, con furti che avrebbero raggiunto un valore minimo di 2500 euro.
Rinnovando un vecchio trucco già noto alle forze dell'ordine, i malviventi avevano convinto le vittime a firmare contratti truffaldini. Adiconsum ha detto di aver ricevuto molte segnalazioni da parte dei cittadini nella sede di via Carnovali, a Bergamo, o tramite telefono.
Truffa del catalogo: come funziona
Nella sua ultima versione, la truffa del catalogo comincia da una telefonata da parte di un call center. L'addetta propone alla vittima di spedire, gratuitamente e senza impegno, un catalogo di prodotti per la casa. Se il destinatario accetta, sull'uscio si presenta un incaricato che propone di firmare un documento, che, dice, rappresenta la richiesta di ricevere il catalogo via posta, senza obbligo di acquisto. In realtà, la firma è già l'assenso a un contratto capestro che impone, stando agli ultimi casi registrati, un pagamento almeno di 2500 euro per 3 anni.
Attenzione alla firma
La nuova truffa del catalogo non finisce qui. Trascorsi i termini per il diritto di recesso, un nuovo incaricato accorre dalla vittima con un secondo documento da firmare: non precisa il perché del contratto, oppure induce la persona a firmare senza riflettere, adducendo scuse. Per esempio, il truffatore dice di andare di fretta o millanta il rischio di incorrere in penali.
In questo secondo documento, a volte, si ritrova una voce aggiuntiva grazie al quale il firmatario acquista, senza saperlo, un materasso o una batteria di pentole. In un comunicato del 23 luglio, Adiconsum Bergamo ha reso nota l'intenzione di segnalare il fenomeno al Garante della Concorrenza e del mercato.
Come evitare la truffa del catalogo
Nel frattempo, i consigli per evitare spiacevoli incidenti sono i consueti. Adiconsum ricorda di leggere con attenzione ogni documento sul quale viene richiesta una firma, non dimenticando le parti in piccolo.
Alcune buone abitudini:
- non cedere alla richiesta di firmare subito;
- prendersi il tempo necessario per leggere con attenzione;
- in caso di dubbi, chiedere un consiglio all'associazione dei consumatori o alle forze dell'ordine.
Anche dopo aver firmato il contratto, del resto, entro 14 giorni dalla firma è possibile cambiare idea, inviando una raccomandata ed esercitando il diritto di recesso. A ordine avvenuto, entro 14 giorni dalla consegna è possibile rimandare indietro la merce, ottenendo la restituzione di quanto pagato.
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