Fnp Cisl Monza Brianza Lecco
01/08/2019
I sindacati dei pensionati, in una nota congiunta, intervengono sulla notizia di cronaca emersa pochi giorni fa alla casa di riposo Giuseppina Scola
Anziani maltrattati a Besana in Brianza: una notizia drammatica che non deve lasciare adito a facili semplificazioni. Una nota congiunta dei sindacati dei pensionati, Cgil Spi, Fnp Cisl, Uilp Uil, firmata dalle rispettive segreterie di Monza e Brianza, sottolinea la gravità della vicenda, ma anche la necessità di interventi concreti. “Non lasciamo soli. Formazione, controllo e collaborazione contro i maltrattamenti agli anziani” è il titolo del comunicato, che è possibile leggere e scaricare nel pdf allegato.
La notizia è apparsa su giornali e media lunedì 29 luglio e riguarda la casa di riposo Giuspettina Scola, a Besana in Brianza. Cinque dipendenti, quattro donne e un uomo, ausiliari socio-sanitari, sono stati denunciati per maltrattamento. Le indagini, svolte con l'aiuto di microspie e intercettazioni ambientali, hanno permesso di accusare gli assistenti sanitari per essersi resi responsabili di umiliazioni, affermazioni aggressive, percosse e spintoni, a danno di alcuni degenti della Rsa. I fatti sarebbero accaduti dall'agosto del 2018 al marzo scorso. L'indagine è partita dalla segnalazione della dirigenza della stessa casa di riposo.
Anziani maltrattati a Besana in Brianza: denunciare sì, ma non basta
Pietro Albergoni per Spi Cgil, Giorgio Galbusera per Fnp Cisl, Claudio Coloretti per Uilp Uil, dalle segreterie di Monza e Brianza, ribadiscono una decisa condanna dell'accaduto e la necessità di punire i colpevoli. La riflessione, però, deve farsi più ampia: “il problema esiste ed è diffuso, che non risparmia nessuna zona del nostro paese e che occorre affrontarlo con la necessaria determinazione”, si legge nella nota, "(…) ma occorre individuare proposte adeguate a intervenire sulle cause soggettive e organizzative per affrontare alle radici le cause concrete che generano la violenza”.
I sindacati osservano che nessuno può dirsi esente da responsabilità,“a partire dal ruolo dell'ATS Brianza e della Regione che ha costruito un sistema di controlli di natura prevalentemente burocratica”.
I sindacati: migliorare le risposte sistemiche
Molte condizioni favoriscono l'insorgere di questi comportamenti: la carenza di personale, la sua formazione, la turnazione che evidenzia carichi eccessivi di lavoro, fino ai controlli insufficienti.
Un personale in numero adeguato, con una formazione periodica e aggiornata, sottolineano i sindacati, “è anche il presupposto di un comportamento professionale consono nella gestione di persone fragili come lo sono gli anziani che entrano in una residenza”.
L'installazione generalizzata delle telecamere può essere un importante strumento, non l'unico, affiancato a una serie di controlli più assidui, per prevenire ed eliminare le violenze.
Cgil Spi, Fnp Cisl, Uilp Uil concludono:
“pur consapevoli che la RSA nella quale sono accaduti questi fatti di violenza e maltrattamenti non fa parte della Associazione delle Case di Riposo della nostra Provincia, abbiamo chiesto al Presidente dell'ARSA un incontro per continuare una riflessione comune su tali tematiche”.
Scarica il comunicato allegato.