Badanti, a Bergamo diminuiscono le assistenti familiari sui turni di notte

Badanti, a Bergamo diminuiscono le assistenti familiari sui turni di notte

Fnp Cisl Bergamo

31/07/2019



Il numero di registrazioni all’Inps è aumentato nel 2018, ma nel 2019 le figure disponibili a convivere con un anziano non autosufficiente sono in calo

 

Badanti, in gergo tecnico assistenti familiari: secondo la Cisl Bergamo si prospetta una situazione delicata per gli anziani non autosufficienti della provincia. Le badanti, infatti, disponibili ad assistere un malato di giorno e di notte, condividendo l'appartamento, sono in diminuzione. La tendenza potrebbe diventare un problema per le famiglie che hanno anziani che vivono soli e hanno bisogno di un'assistenza permanente. Cisl Bergamo dichiara che, nel primo semestre del 2019, allo Sportello Lavoro si sono rese disponibili al lavoro di cura in convivenza 89 lavoratrici contro le 134 dello stesso periodo del 2018. Il calo, in realtà, si estende anche per le assistenti familiari negli orari diurni: nel semestre da gennaio a giugno 2018, erano 60, mentre nello stesso periodo del 2019 ne sono state registrate 31.

Badanti nella provincia di Bergamo: che cosa succede

La dinamica registrata quest'anno è diversa da quella del 2018. Allora, le assistenti familiari registrate dall'Inps erano 4842, un numero tra i più alti degli ultimi anni. Le stime per il proseguire del 2019, invece, sono altre: “la situazione che si è creata nei ultimi anni, rispetto al passato, è che molte badanti sudamericane si sono ricongiunte in Italia con i propri familiari creando le condizioni per un processo migratorio più avanzato”, ha detto Danilo Mazzola, segretario Cisl Bergamo. “La conseguenza è che viene meno la disponibilità delle badanti al lavoro in convivenza (giorno e notte)”.
Pare dunque che il lavoro di cura presso le famiglie sia sempre meno appetibile. “Si preferisce una diversa occupazione (dopo aver svolto la formazione) come OSS nelle case di riposo dove le condizioni occupazionali e di tutela sono maggiori”, conclude Mazzola.

Anziani non autosufficienti: come assisterli

Alberto Citerio, segretario Generale di Fisascat Cisl Bergamo, solleva il problema ricordando l'età delle assistenti familiari. “Le badanti under 40 sono passate dalle 1.753 del 2009 alle 682 dell'ultimo censimento, mentre le badanti over 50 sono rimaste sostanzialmente stabili sulle 3.000 registrazioni. È chiaro che con questo trend la facilità di reperimento del personale di assistenza familiare sarà sempre più bassa. Almeno tra le situazioni regolari, perché il giro del nero nel settore è ancora assolutamente maggioritario”.
In Lombardia, secondo le analisi di Fnp Cisl Bergamo, gli assistenti familiari regolarmente assunti sono 59.305, mentre gli irregolari ammontano a 88.958. In tutto, sono 148.263. Considerando un costo alle famiglie di circa 15.000 euro lordi all'anno, la spesa complessiva sarebbe pari a circa 2,2 miliardi di euro.

Giacomo Meloni, della segreteria Fnp Cisl Bergamo, aggiunge:

“A Bergamo la spesa per gli assistenti famigliari regolarmente assunti si stima in 72 milioni e 630.000 euro. Proprio a seguito di questi dati, riaffermiamo la necessità di arrivare in tempi celeri ad una normativa che regoli il fondo per la non autosufficienza anche a livello territoriale (…)”.

“È sempre più necessario, per le famiglie degli assistiti, spesso non autosufficienti, contare sulla professionalità e competenza dell'assistente cui affidare il congiunto – continua Meloni -. Per questo, secondo noi, servono almeno due interventi. Il primo riguarda il completamento del registro delle assistenti familiari come promosso dalla legge regionale 15, ancora rimasto per lo più sulla carta. Il secondo intervento dovrebbe prevedere la detraibilità di parte della retribuzione, e non solo dei contributi, sostenuti per la badante, onde evitare l'impoverimento delle famiglie e per permettere l'emersione di una quota di lavoro irregolare, ancora presente nel settore”.