Caregiver: chi sono gli italiani che si occupano di anziani, malati e disabili

Caregiver: chi sono gli italiani che si occupano di anziani, malati e disabili

Welfare

29/07/2019



Sono tante le persone che si dedicano tutti i giorni a chi non è autosufficiente. Sono professionisti, familiari, a volte anche giovani e adolescenti

 

Caregiver: chi sono, quanti anni hanno, quali esigenze? Le persone che prestano le loro cure ad anziani, malati, disabili e non autosufficienti, sono almeno 15 milioni. Così si evince dai numeri Istat citati dall'Istituto superiore di Sanità: 8,5 milioni si attestano come caregiver professionisti, cioè il 17,4 della popolazione, mentre 7,3 milioni sono privati che assistono i loro familiari.
I caregiver di professione, nel 18,5 per cento dei casi ha dai 15 anni in poi, mentre il 17,4 per cento ha tra i 65 e 74 anni. Il 14,1 per cento ha più di 65 anni. Per chi si prende cura di un parente in modo volontario, i numeri sono leggermente più bassi ma, nel complesso, le fasce d'età nelle quali, con maggiore probabilità, accade di dare assistenza a persone non autosufficienti sono quelle tra i 45 e i 54 anni e tra i 55 e i 64 anni.

Caregiver ai parenti: un mondo sommerso

Secondo Istat, le donne sono spesso tra le caregiver più impegnate. Hanno un'età tra i 45 e 64 anni e, nel 60 per cento dei casi, hanno dovuto lasciare il lavoro per occuparsi di un anziano o di un parente malato.
Secondo i dati riportati da Istituto superiore di Sanità, i caregiver, per più della metà dei casi, dedicano alle cure meno di dieci ore a settimana. Ci sono, però, le persone attive per più di 20 ore a settimana e sono un quarto del totale. Il 19,8 per cento presta assistenza per almeno dieci ore a settimana.
Una recente indagine europea apre un altro scenario sul fenomeno, quello dei caregiver giovani. Istituto nazionale di riposo e cura per anziani (Inrca) e cooperativa sociale «Anziani e non solo» hanno elaborato un'analisi su un campione di 880 giovani, di cui 206 caregiver. Lo studio aiuta a far luce su quel 16,1 per cento (dati Istat) che si cura dei propri familiari e ha dai 15 anni in poi.

Giovani o anziani, i bisogni dei caregiver

Per questi giovani, le sfide da affrontare sono molte. Chi dà aiuto a un fratello disabile o a un nonno non autosufficiente, rischia situazioni di stress emotivo e disagi di salute, può essere vittima di bullismo a scuola e, a volte, ha rendimenti scolastici inferiori. Stando alla ricerca, pubblicata dal Corriere della Sera, circa nove giovani su dieci dichiarano di non ricevere nessun sostegno di tipo formale, da parte dei servizi territoriali, per il loro lavoro di cura.
Quanto ai caregiver in età matura e avanzata, i problemi sono altri, non meno importanti.
In molte situazioni, può essere utile sapere che i caregiver possono richiedere l'Ape sociale. La misura è possibile per chi ha 63 anni di età e 30 anni di contributi e la prossima scadenza utile è il 30 novembre.
Un'altra opzione è chiedere la cosiddetta pensione precoce. È rivolta a chi assiste da almeno sei mesi un parente disabile e ha lavorato per almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni. La finestra temporale è entro il 30 novembre.