Sanità
26/06/2019
Il sindacato chiede alla Regione una risposta per risolvere l’emergenza della carenza di personale durante i mesi estivi
Cisl Medici Lombardia chiede alla Regione di retribuire 80 euro l'ora i turni aggiuntivi dei medici di Pronto Soccorso, durante i mesi estivi. Il periodo più caldo dell'anno è arrivato, aumentano i malori e la rete sanitaria di emergenza rischia di esserne sommersa. “Attualmente i turni aggiuntivi in Pronto Soccorso sono pagati tra i 7 e i 20 l'ora e nessuno vuole farli”, ha detto Giuseppe Monaco, delegato regionale Cisl Medici per le trattative della dirigenza medica. “Un accordo per incentivare i medici dei Pronto Soccorso è stato raggiunto a Bologna, perché non fare altrettanto in Lombardia? La Regione deve prendere atto delle difficoltà dei medici e agire di conseguenza, anche nell'interesse dell'utenza”.
Cisl Medici Lombardia: situazione complicata nei Pronto Soccorso
Da tempo la situazione dei Pronto Soccorso nella regione è molto complicata. Spiega Monaco: “I bandi d'assunzione vanno a vuoto; non c'è certo la gara per lavorare nelle trincee d'emergenza per i rischi di contenzioso medico-legale e di aggressioni da parte di pazienti o familiari per i lunghi tempi d'attesa e a questo si aggiunge il rifiuto di molti camici bianchi specializzati di farsi assumere nei piccoli ospedali della Provincia”.
Per Cisl Medici della Lombardia, l'obiettivo è garantire l'adeguatezza degli organici delle strutture della rete di Emergenza Urgenza, favorendo la rotazione volontaria del personale medico tra i Pronto Soccorso dei grandi poli ospedalieri ed i Pronto Soccorso territoriali.
Oltre all'incentivo orario la proposta prevede un'una tantum di 1.500 euro annui per tutto il personale medico di Pronto Soccorso.
La proposta
Il fabbisogno di 10 medici per le Unità Operative Complesse di Pronto Soccorso Emergenza Territoriale Spoke può essere soddisfatto, secondo la Cisl Medici Lombardia, anche mediante la possibilità di fruire di medici volontari nell'ambito del proprio orario di lavoro, in applicazione del criterio di turnazione provenienti da altre Asst.
“Come previsto dall'accordo sulle risorse aggiuntive regionali del 2017, che introduceva forme di incentivazione a chi opera nell'Ats della Montagna – conclude Monaco – si può utilizzare la stessa flessibilità organizzativa per coprire i turni di Pronto Soccorso nelle realtà disagiate individuate dalle Ats, incentivando economicamente i medici che aderiscono. La Regione Lombardia, da sempre con bilancio virtuoso, ha l'occasione per dimostrarsi ancora leader della sanità italiana prevenendo ciò che sta accadendo in Veneto, Emilia Romagna, Molise”.