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09/05/2019
“Siamo stanchi di soggetti nominati dalla politica sempre pronti a ricevere mazzette”. La parte sana e onesta del Paese non può rassegnarsi
Milano, 8 maggio 2019. Numerosi i roghi sospetti a discariche e impianti di smaltimento dei rifiuti che da qualche anno si susseguono, non nella cosiddetta "Terra dei fuochi" in Campania ma nelle ricche regioni del Nord Italia compresa la Lombardia dove, in queste ultime ore, nuove indagini hanno portato a numerosi arresti, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d'asta, che vede coinvolti esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori.
“Sì all'intervento della magistratura, sì alla repressione penale, sì alla giusta pena - afferma Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia -. In questo Paese la corruzione e l'evasione fiscale muovono cifre da capogiro. Se i capi di accusa troveranno conferma in sede giudiziaria, diciamo: sì a pene certe, sì a condanne rapide e soprattutto sì "all'interdizione a vita dai pubblici uffici". Diversamente, continueremo ad avere questi personaggi con bustarelle in tasca in cerca del "corruttore" di turno”.
“Siamo stanchi - continua Didonè - di questi soggetti scelti e nominati dalla politica sempre pronti a ricevere mazzette e tangenti. Siamo stanchi di processi infiniti che vanno a finire in nulla, siamo stanchi dei soliti annunci di pene molto severe e poi sempre non applicate. Siamo stanchi di questi "pubblici ufficiali" che rispondono, non al bene comune dei cittadini, ma solamente a determinate logiche corruttive e clientelari”.
“Ma non basta, - sottolinea Didonè - la parte sana e onesta del Paese non può rassegnarsi, deve reagire. Non mi stancherò mai di ripetere che la stragrande maggioranza di questo Paese è sana. È sufficiente percorrere le tangenziali delle nostre città, alle prime ore di ogni giorno dell'anno, per rendersi conto di quanta "brava" gente è già in coda per andare a lavorare, per mandare avanti questo Paese e renderlo migliore”.
“Va fatta una battaglia nei partiti, dentro i partiti - conclude il segretario generale della Fnp Cisl Lombardia -. Ma anche nella società, negli enti economici pubblici e privati, nei sindacati, nella cultura, nei cittadini e tra i cittadini alla ricerca di adeguati anticorpi contro la corruzione e il malaffare, che già esistono ma hanno solamente bisogno di essere risvegliati e rinvigoriti”.
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