Sanità
04/12/2018
L’assessorato al Bilancio presenta la norma salva sanzioni: i cittadini avranno tempo per pagare senza nessun ritocco all'insù fino a dicembre 2019.
Condono delle sanzioni per i ticket sanitari evasi per errore soprattutto dagli anziani: la misura riguarda verosimilmente 500 mila casi, con multe in gioco che possono fare lievitare la cifra da pagare anche al doppio (anche se dati ufficiali purtroppo, al momento, continuano a non esserci). Gli uffici dell'assessorato all'Economia guidati da Davide Caparini sdoganano la legge regionale salva-sanzioni con un provvedimento collegato al Bilancio, in discussione al Pirellone entro l'anno: ai cittadini viene dato tempo fino al 31 dicembre 2019 per pagare il ticket dovuto per visite, esami medici e farmaci senza nessun ritocco all'insù (tranne gli interessi e le spese di notifica, impossibili da toccare).
Tecnicamente viene chiamato ravvedimento operoso. Il problema è sollevato dalle organizzazioni sindacali dei pensionati (in particolare la Cisl Fnp), e dopo un paio di incontri in Regione Lombardia con il Sindacato unitario dei pensionati e delle Confederazioni, viene alla ribalta che migliaia di pazienti convinti di avere diritto all'esenzione dal ticket sanitario per reddito basso o in quanto disoccupati in realtà hanno sbagliato a fare i conti e rischiano di pagare cifre astronomiche per l'incidenza delle sanzioni. Incappare nell'errore non è difficile perché per uscire dalla lista degli aventi diritto all'esenzione bastano pochi euro di differenza, a livello familiare, sulla pensione tra un anno e l'altro. Presupposto del condono, dunque, è l'assenza di dolo degli interessati.
Il caso emblematico è una coppia di anziani di Rho che nel corso di un anno, il 2014, fa una visita oculistica, esami di controllo per il glaucoma, un'eco (color) doppler, esami del sangue di routine, una radiografia alla caviglia e un test cardiovascolare, per una spesa complessiva di ticket di 210,55 euro. Adesso sono chiamati a pagarne 451,10 euro, il doppio del valore del ticket, più 30 euro di spese di notifica.
Così non sarà. Né per loro né per tutti gli altri. Sulle scrivanie di chi conta al Pirellone da qualche ora c'è la norma che sancisce il condono. Una decisione annunciata anche mercoledì in commissione Sanità dal leghista Francesco Ghiroldi. «I soggetti interessati — si legge nel provvedimento — possono provvedere entro il termine del 31 dicembre 2019 a regolarizzare spontaneamente la propria posizione mediante pagamento alla competente Ats (ex Asl) dell'importo del ticket non versato, maggiorato degli interessi legali maturati». Ai più stretti collaboratori Caparini va ripetendo: «È ancora in corso la quantificazione del valore economico della misura, ma indipendentemente dall'impatto si farà».
In sintesi: chi negli ultimi mesi ha ricevuto dall'Ats un verbale di accertamento a pagare (ticket, più interessi, più spese, più sanzione) potrà ravvedersi sborsando solamente il ticket con spese e interessi, quindi senza sanzione.
Al contrario chi ha già ricevuto una ordinanza-ingiunzione dall'Ats o addirittura una cartella esattoriale sarà costretto a pagare anche la sanzione, perché su questo fronte Regione Lombardia non ha margini di intervento: il cittadino non rischierà di vedersi però recapitare subito la notifica di riscossione coattiva ed avrà tempo fino al dicembre 2019 per regolarizzare la propria posizione.
Chi non ha ricevuto né verbale di accertamento né tantomeno ordinanza-ingiunzione di pagamento ma non è in regola beneficerà della possibilità di regolarizzare spontaneamente la propria posizione mediante il pagamento dell'importo del solo ticket.
Attenzione: in questo ultimo caso chi non è più certo di avere diritto all'esenzione è meglio che verifichi bene la sua situazione nelle prossime settimane, e nel caso andare negli sportelli di scelta e revoca presso le Ats per modificare la situazione personale di esenzione.
Le aziende sanitarie non invieranno più nuove contestazioni per tutto il 2019, ma poi procederanno. È importante che ci sia una corretta informazione da parte di associazioni e sindacati. L'assessore alla Sanità Giulio Gallera spiega: «L'obiettivo è di aiutare le fasce più deboli della popolazione».
Fnp Cisl Lombardia – Milano, 23/11/2018
Fonte: dal Corriere della Sera (Simona Ravizza) a cura di Emilio Didonè.