Presentazione Osservatorio RSA

Presentazione Osservatorio RSA

Welfare

18/06/2018



A cura del Dip. Welfare FNP CISL Lombardia

PRESENTAZIONE “OSSERVATORIO RSA” DI FNP CISL LOMBARDIA

Milano, 13 giugno 2018 - REPORT

 

Mercoledì 13 giugno 2018 ultimo scorso è stato presentato in via Vida a Milano l'Osservatorio del sistema RSA in Lombardia 2018 ai gruppi territoriali “welfare e non autosufficienza RSA” della FNP CISL Lombardia.

Il rapporto RSA, a cura del “Dipartimento welfare” della FNP CISL Lombardia, è pubblicato per esteso in forma cartacea su “Informa - Speciale RSA 2018” ma è consultabile nel nostro sito internet www.pensionaticisllombardia.it.

Introduzione politica del segretario regionale Alfredo Puglia riferita:

  • al sistema delle RSA e alla funzione da queste svolte nell'ambito del sistema socio sanitario regionale;
  • ai temi del confronto con la Giunta regionale in particolare su incontro avuto con l'Assessore Bolognini (vedi resoconto inviato ai territori e consultabile anche in FirstClass Fnp Lombardia cartella Welfare);
  • alla prossima iniziativa unitaria del 20 giugno 2018 dove verrà presentata la proposta di piattaforma sul servizio sociosanitario di regione Lombardia. predisposta dalle OO.SS. confederali.

Una chiara e sintetica illustrazione dei dati raccolti nell'Osservatorio RSA è stata presentata da Giuseppe Redaelli che, oltre ad aver illustrato modus operandi e difficoltà con il quale sono state reperite le informazioni (da siti ATS e Carte dei servizi RSA), si è soffermato sull'andamento medio delle rette minime e massime nelle varie strutture del territorio lombardo. In particolare, ha sottolineato che le rette più basse si trovano nelle ATS della Valpadana e di Brescia, mentre le più care nelle ATS Milano Città Metropolitana e ATS Brianza.

Il focus si è poi spostato su evoluzione/classificazione dei posti letto all'interno delle RSA: autorizzati, accreditati, contrattualizzati e solventi sottolineandone la dotazione complessivamente insufficiente in rapporto alla popolazione over 65 soprattutto in alcune province, dove le differenze possono raggiungere una rapporto da 1 a 2 rispetto alla popolazione over 65.

Sono stati inoltre evidenziate le altre prestazioni residenziali, in modo particolare i nuclei Alzheimer e gli Hospice, numeri insufficienti e sempre più necessarie nella nostra regione.

Filippo Cristoferi approfondisce alcuni temi specifici ma soprattutto introduce dieci temi che possono aiutarci nei confronti con regione Lombardia ma anche con le singole RSA.

Ai nostri lavori ha partecipato anche il prof. Antonio Sebastiano, direttore dell'Osservatorio settoriale RSA presso la LIUC Università Carlo Cattaneo e esperto del settore RSA. Dopo avere apprezzato il lavoro presentato dalla FNP CISL Lombardia, ha commentato i dati esprimendo il suo giudizio di studioso e accademico.

Ha sottolineato che in Lombardia, nonostante non siano esaustivi, sono a disposizione un enorme numero di informazioni rispetto alle altre regioni. Il professore ha anche ammonito che il nostro paragone non deve essere solamente con le altre regioni d'Italia ma anche e soprattutto con gli altri paesi Ocse, dove il numero dei posti letto in strutture residenziali assistenziali è molto più elevato e dove la spesa pubblica sulla non autosufficienza è allocata molto più sui servizi residenziali (in kind) che non sulle misure monetarie (in cash), come invece avviene nel nostro paese e in Lombardia. Cita l'esempio della indennità di accompagnamento.

Il professore Sebastiano ha fornito alcuni dati rilevati dall'Osservatorio settoriale sulle RSA quali: l'età di ingresso nelle RSA è in media di 86 anni con il 6% degli utenti deceduto entro il primo mese di permanenza nella struttura. Questi dati confermano il cambio del tipo di utenza negli ultimi anni nelle RSA che il sindacato pensionati sostiene da tempo.

Sono stati analizzati alcuni problemi, ormai cronici del sistema sociosanitario italiano e lombardo: problemi sistemici generati dalle poche e insufficienti scelte politiche via adottate, o di quelle di sistema mai affrontate. Il tema della non autosufficienza non è centrale nell'agenda politica di questo paese che è il secondo più vecchio al mondo, dopo il Giappone..

L'ultima contrattualizzazione dei posti letto risale al 2015. Il no-profit (che gestisce ancora circa l'80% delle strutture nella nostra regione) fatica a mantenere performance manageriali/ gestionali e assistenziali adeguate, spalancando così le porte alla crescita/sostituzione dei grandi gruppi gestori “profit”.

Oltre al problema delle rette eccessivamente elevate bisogna prestare attenzione anche alle rette eccessivamente basse, dove potrebbe succedere uno scadimento dei servizi assistenziali.

La dislocazione geografica delle RSA in Lombardia non rispecchia il potenziale bisogno del territorio nel rapporto posti letto-residenti anziani.

Il sistema di classificazione attualmente in vigore (classi Sosia) non misurano effettivamente il carico assistenziale del paziente (es. demenza). Inoltre le classi Sosia a più bassa intensità assistenziale (7 e 8), potrebbero trovare adeguata risposta in strutture di residenzialità leggera e/o di RSA aperta che regione Lombardia ha proposto come misure sperimentali, ma non stabilizzate.

Ha lamentato i tempi infiniti di sperimentazioni gestionali mai chiuse nella nostra regione.

Il tema delle professioni andrebbe ripensato e rivalutato (es: il tempo di permanenza di un medico in RSA è di circa 35 minuti a settimana, oltretutto il 25% di questo tempo è dedicato ad aspetti burocratici).

L'età media del personale è mediamente elevata e spesso inadeguata a gestire il nuovo tipo di utenza. Contratti e subappalti di prestazioni che incidono non poco nei costi generali e nella concorrenza di tariffe tra le RSA.

E' intervenuto il segretario regionale della USR CISL Lombardia PierLuigi Rancati che ha anticipato il documento/piattaforma unitaria del prossimo 20 giugno 2108. Ha sottolineato l'importanza del lavoro e del rapporto USR/FNP CISL regionale, da attivare anche a livello territoriale.

Ribadito l'apprezzamento per il lavoro quantitativo e qualitativo di analisi delle informazioni svolto e per alcuni importanti risultati raggiunti (per esempio il voucher 1.000 € per le classi Sosia 1, 2 e Alzheimer). Occorre proseguire l'azione negoziale con regione Lombardia (a livello regionale), con le singole strutture e le associazioni (a livello territoriale) per garantire un miglioramento del servizio per quelle persone che si trovano in queste condizioni e che necessitano quindi di una maggiore attenzione e di migliori cure.

 

Dipartimento welfare Fnp Lombardia

a cura di: Pietro Cantoni, Filippo Cristoferi, Giuseppe Redaelli

 

vedi allegati:

1) Slide di presentazione

2) Informa - speciale Rsa 2018(premi qui)

Allegati