Previdenza
18/12/2017
Previdenza Flash
Assegni in aumento nel 2018
Dopo due anni di importi invariati, nel 2018 gli assegni previdenziali aumenteranno, seppur di poco. È l'effetto del ritorno dell'inflazione di riferimento, quella a cui sono agganciate le prestazioni previdenziali e assistenziali. Nel 2015 e nel 2016 i prezzi sono rimasti congelati e di conseguenza l'importo delle pensioni non è cambiato. Invece l'inflazione provvisoria del 2017 è +1,1%, e quindi l'anno prossimo scatteranno dei piccoli aumenti. Il trattamento minimo, per esempio, passerà dagli attuali 501,89 euro lordi mensili a 507,41 euro.
Tuttavia, per effetto dell'attuale meccanismo di perequazione, l'adeguamento pieno all'inflazione viene riconosciuto solo agli assegni di importo fino a 3 volte il minimo. Oltre tale soglia l'aliquota scende progressivamente e quindi invece dell'1,1% il ritocco sarà via via più basso fino allo 0,495% (il 45% dell'1,1%) di chi ha una trattamento oltre sei volte il minimo, cioè 3.011,34 euro.
Dato che le pensioni sono pagate per tredici mensilità, nella maggior parte dei casi l'aumento lordo oscillerà tra i 70 e i 270 euro in un anno. Tuttavia i pensionati, oltre che ricevere, dovranno restituire una piccola parte di quanto incassato in più nel 2015. Infatti quell'anno è stato prima riconosciuto un adeguamento all'inflazione provvisoria del 2014 pari a +0,3%; quella definitiva invece è stata dello 0,2 per cento.
Di conseguenza a inizio 2016 sarebbe dovuto scattare il conguaglio negativo. Però dato che l'anno scorso non c'è stata rivalutazione e i pensionati nei fatti avrebbero subito una decurtazione, il recupero è stato rimandato al 2017 e poi al 2018. Si tratta comunque di importi limitati, che probabilmente verranno spalmati su più rate (come già era stato ipotizzato all'inizio del 2017 salvo poi rinviare l'operazione).
In allegato trovate i numeri di Previdenza Flash 199-201-202-203 con gli ultimi aggiornamenti previdenziali.
(FONTE IL SOLE24ORE)