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23/11/2021
Il laboratorio ha coinvolto 30 studenti della Facoltà di Scienze politiche
"Dialogo tra generazioni nel mondo del lavoro" è il titolo dell'iniziativa promossa dalla Felsa Lombardia con la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Milano a cui ha preso parte anche la Fnp Lombardia e che ha coinvolto 30 studenti.
Dalla contrattazione sociale nel lavoro atipico alle nuove modalità e forme di lavoro; dall'accompagnamento dei disoccupati nella ricerca di un impiego alle nuove forme di welfare, il laboratorio è stata un'occasione per costruire un'analisi attenta e intergenerazionale della realtà che ci circonda.
"Nel nostro Paese oggi convivono nei vari ambiti della vita sociale, familiare, lavorativa diverse generazioni che sinteticamente possiamo riassumere in 5 gruppi" ha spiegato nel suo intervento Onesto Recanati, segretario regionale Fnp Cisl Lombardia: "Abbiamo i cosiddetti veterani, le generazioni silenziose dei nati tra il 1925 e 1945, i veri protagonisti della rinascita dopo le macerie della guerra, infaticabili e concreti “costruttori” che per tutta la vita inseguono il risparmio; ci sono i baby boomers, nati tra il 1946 - 1964 e cresciuti in un periodo di transizione e di prosperità, protagonisti delle battaglie sociali degli anni ’70 spesso politicamente e civilmente impegnati; poi c'è la generazione di mezzo (generazione X) tra 1965-1979, i maggior utilizzatori di mail e computer che usano giornalmente per fruire di contenuti online, che hanno creduto di poter raggiungere qualsiasi obiettivo grazie all’impegno personale, andando spesso incontro a cocenti delusioni".
Si arriva poi alle ultime due categorie: "Ci sono i millennials nati tra il 1980 e il 2000, cresciuti insieme alla digitalizzazione e all’accelerazione tecnologica, i maggiori sostenitori della condivisione: condividono case, mezzi di trasporto, oggetti e la loro vita è sui social network; infine i post millennials o generazione Zeta, gli iperconnessi, i più globalizzati; per loro la tecnologia è un linguaggio innato e naturale".
Queste generazioni convivono nello stesso tessuto sociale, ma spesso senza avere relazioni approfondite o piena conoscenza le une delle altre: "Il tema intergenerazionale non ha a che fare solo con il dato anagrafico" dice Recanati "è un concetto molto più complesso che si relaziona con il momento storico-sociale e tecnologico che si respira e si vive negli anni della crescita; così ogni generazione elabora via via sempre più velocemente specifici valori, cultura, convinzioni, capacità e competenze diverse".
Le differenze maggiori tra generazioni emergono analizzando il fronte del lavoro: "Oggi ci troviamo in un contesto dove il lavoro manca nelle forme tradizionali che abbiamo conosciuto in passato. Si è dis-articolato nel tempo con il venir meno di quella “classe operaia tradizionale ” che era anche per il sindacato il riferimento obbligato per la contrattazione" aggiunge Recanati. "In tale contesto non è facile ma necessario e urgente mettere insieme le diverse generazioni per collaborare in un’ ottica davvero sinergica, con l’obiettivo di evidenziare i diversi valori che ciascuna può portare in dote nei progetti lavorativi sia aziendali che sociali".
Tra i numerosi argomenti trattati in questa iniziativa, anche il tema previdenziale, con uno sguardo alle pensioni delle future generazioni e all'importanza della pensione integrativa come pensione di garanzia soprattutto per i lavoratori con carriere discontinue e precarie.