Previdenza
22/10/2021
Patronato Inas Cisl offre assistenza in merito
Con communicato stampa del 20 ottobre 2021, l’Inps rende noto di aver inviato vari solleciti nei confronti di tutti coloro che si sono resi inadempienti alla trasmissione della documentazione utile per il calcolo del diritto all'invalidità civile.
Al fine di garantire l’esatta lavorazione del calcolo della prestazione di invalidità, i percettori di trattamenti collegati al reddito, come l’assegno mensile o pensione di inabilità sono tenuti a presentare annualmente, per espressa disposizione normativa, i propri redditi all’Inps (modello RED) o all’Agenzia delle Entrate (730, UNICO).
I soggetti che ad oggi risultano ancora inottemperanti alla comunicazione dei redditi, stanno ricevendo dall’Istituto di Previdenza una raccomandata, dalla quale si evince la sospensione temporanea del trattamento in godimento. L’erogazione delle prestazioni saranno ristabilite solo dopo che il beneficiario della pensione, avrà comunicato all’Istituto i redditi mancanti presentando domanda di ricostituzione reddituale.
Per non incorrere alla sospensione momentanea o difinitiva dei trattamenti in atto, è possibile rivolgersi e utilizzare tutta l’assistenza offerta dagli operatori del nostro Patronato Inas-Cisl, in quanto soggetti abilitati a tale tipo di attività. Nel caso in cui l’assegno venisse bloccato, i percettori avranno 120 giorni di tempo per comunicare i redditi mancanti relativi agli anni dal 2017 al 2021.
Trascorso tale termine, la prestazione sarà definitivamente revocata e saranno recuperate le erogazioni non dovute.
Infine, si evince dalla nota Inps che, in questa fase non sono interessate le pensioni riconosciute a soggetti sottoposti ad amministrazione di sostegno o con rappresentante legale o con tutore che non abbiano comunicato i redditi. Per tali fattispecie le varie comunicazioni di sospensione delle prestazioni saranno trasmesse nei primi mesi del 2022.