Sanità
20/09/2021
Iniziano gli immunocompromessi. In previsione si ridurranno i centri vaccinali e aumenteranno le farmacie autorizzate
In merito alla terza dose del vaccino Covid in Lombardia oggi, lunedì 20 settembre, si è svolta la conferenza stampa regionale alla presenza di Attilio Fontana, presidente, Letizia Moratti, assessore al Welfare, Pietro Foroni, assessore al Territorio e alla Protezione civile e di Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale.
Si è parlato della cosiddetta terza dose, destinata, già nella giornata di oggi, a 2500 pazienti trapiantati e che, secondo i calcoli di Regione Lombardia, sarà rivolta in primis ai 150 mila cittadini immunocompromessi sul territorio. Gli appuntamenti per la terza dose si svolgono in contemporanea con le ultime fasi di quella che viene chiamata la “vaccinazione massiva”, rivolta a tutti i cittadini, e che dopo l’annuncio del Green pass obbligatorio vede un aumento di adesioni tra coloro che non avevano ancora prenotato la prima dose. La campagna massiva, secondo quello che ha dichiarato Bertolaso, dovrebbe concludersi a fine ottobre.
Terza dose del vaccino Covid: differenza tra dose aggiuntiva e richiamo
In apertura di conferenza stampa, dopo l’introduzione di Attilio Fontana, Letizia Moratti ha ricordato la differenza tra dose addizionalle di vaccino, destinata ai pazienti fragili e con priorità e richiamo. La dose addizionale sarà somministrata, come da indicazione Aifa, non prima di 4 settimane dalla seconda.
Il richiamo, noto anche come booster, è riservato ad oggi ai grandi anziani, agli ospiti delle Rsa e agli operatori sanitari e verrà subito dopo. Il richiamo si fa non prima di sei mesi dopo la seconda dose.
Nella regione ci sono, secondo i dati istituzionali, oltre ai 150 mila immonucompromessi, 80 mila ospiti delle Rsa, 680 mila anziani sopra gli 80 anni, 396 mila operatori sanitari e socio sanitari interessati da questa fase della campagna. Stando alla programmazione mostrata nel corso della conferenza stampa, degenti delle Rsa e grandi anziani potrebbero ricevere il richiamo a partire dalla seconda settimana di ottobre. Le slide menzionavano anche l’avvio in parallelo della campagna antiinfluenzale, che però non è stata approfondita in conferenza stampa.
La stima: più vaccini in farmacia
Guido Bertolaso ha parlato di una capacità stimata, per le vaccinazioni, da un minimo di 20 mila a un massimo di 60 mila somministrazioni al giorno. Letizia Moratti ha spiegato che a cambiare, nel corso dell’autunno, saranno anche i luoghi destinati al vaccino. L’intenzione è quella di ridurre il numero dei centri vaccinali e di spostare alcune vaccinazioni sul territorio, anche presso i medici di medicina generale e le farmacie.
I pazienti trapiantati e gli immunocompromessi riceveranno la loro dose nei grandi hub, negli ospedali o casa, nel caso non possano muoversi. Gli ospiti delle Rsa saranno vaccinati nelle strutture, mentre per gli over 80 si apre uno scenario in cui, oltre alla somministrazione in casa per gli allettati, saranno chiamati in causa un numero maggiore di medici e farmacie.
Ad oggi, le farmacie autorizzati a inoculare il vaccino sono 21. Secondo Regione Lombardia, in ottobre saranno 316 e in novembre 668. Di contro, i centri vaccinali si ridurranno dal numero attuale di 87 hub a quello previsto in novembre di 49.
Per vaccinarsi, per gli over 80 la procedura è sempre la stessa, tramite il portale di Poste, chiedendo al Portalettere e o presso un Postamat, al telefono chiamando il call center 800 894 545.