Le pensioni dei liberi professionisti: la guida utile per i chimici 

Le pensioni dei liberi professionisti: la guida utile per i chimici 

Previdenza

15/09/2021



Il riferimento è l’ente gestore Epap. Il periodico Previdenza Flash pubblica tabelle e informazioni utili per il trattamento previdenziale 

Tra le pensioni dei liberi professionisti iscritti a un albo, i chimici sono il focus dell’ultimo numero del periodico Previdenza Flash, il 310 di settembre 2021. Come di consueto, si consulta gratuitamente on line e si scarica nel pdf in calce all’articolo.
Dopo gli agronomi, gli agrotecnici, gli attuari, i biologi, Salvatore Martorelli e Paolo Zani si occupano del trattamento previdenziale riservato ai chimici e che fa riferimento all’ente gestore Epap, ente di previdenza e assistenza pluricategoriale.
Epap gestisce anche le pensioni anche per attuari, geologi e forestali: alcune condizioni, dunque, sono simili a quelle che sono state già trattate nel numero 308 di Previdenza Flash. In particolare, anche in questo caso per il contributo obbligatorio è previsto un importo minimo di 623 euro. Il contributo soggettivo si definisce calcolando il 10 per cento del reddito professionale netto prodotto nell’anno. 

Chimici ed iscritti Epap: come andare in pensione

La pensione di vecchiaia per i chimici arriva all’età di 65 anni, per gli uomini e per le donne, ma servono almeno 5 anni di contribuzione e 5 anni di iscrizione all’Epap. 
È possibile inoltre andare in pensione, a prescindere dall’età, dopo 40 anni di lavoro e di contributi.
Per i chimici vale la possibilità del cumulo gratuito: dal primo gennaio 2017, i soggetti iscritti a due o più forme di asscurazione possono cumulare i periodi assicurativi non coincidenti per raggiungere un’unica pensione. Il cumulo è possibile se il lavoratore non è già titolare di una pensione presso uno degli enti considerati. 

Nella guida di Previdenza Flash si trovano i dettagli anche per i coefficienti di conversione del montante contributivo.