Medicinali contro il Covid-19 non autorizzati. Aifa: diffidare dalle soluzioni off label 

Medicinali contro il Covid-19 non autorizzati. Aifa: diffidare dalle soluzioni off label 

Sanità

13/09/2021



La nota del 10 settembre menziona che il Parvulan, consigliato da alcuni come terapia di prevenzione dal rischio di contagio, è poco sicuro  

Sono molti i medicinali contro il Covid-19 non autorizzati dalle istituzioni ufficiali e tuttora oggetto di disinformazione e fake news. Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha diffuso il 10 settembre una nota in merito al Parvulan, per il quale gli Uffici di sanità marittima, aerea e frontaliera del ministero della Salute hanno segnalato un’inusuale attività di importazione dal Brasile. Il Parvulan, infatti è legamente registrato in Brasile ma è privo di autorizzazione all’immissione in commercio in Italia.
Secondo Aifa, il farmaco rientrerebbe tra i medicinal “off label” suggeriti ad alcuni pazienti per curare la prevenzione del Covid-19 in alternativa ai vaccini autorizzati. Aifa ha sottoposto la questione alla sua commissione tecnico scientifica e ha dichiarato che non esistono evidenze di efficacia e sicurezza del medicinale per prevenire l’infezione da Sars-Cov-2.

Scrive Aifa: 

“Il possibile uso del farmaco in sostituzione dei vaccini autorizzati (per i quali sono invece disponibili solidi dati di efficacia e sicurezza) rappresenta pertanto un potenziale pericolo per la salute delle persone a motivo, oltre che del profilo di sicurezza quantomeno incerto, anche dell’ingiustificato senso di protezione che il trattamento potrebbe generare a dispetto della mancanza di un’efficacia documentata”.

Medicinali contro il Covid-19 non autorizzati: attenzione a idrossiclorochina, ivermectina e colchicina

La notizia riguardo al Parvulan è solo l’ultima di una lunga serie di pseudo-consigli terapeutici che circolano in rete in merito al Covid-19. Nino Cartabellotta, presidente di Fondazione Gimbe, ricorda in un tweet del 13 settembre la menzione, tuttora diffusa sui social, di medicinali come idrossiclorochina, ivermectina e colchicina, già considerati poco efficaci dalla comunità scientifica ed esclusi dalle terapie ufficiali. 

Ricordiamo che cosa dice Aifa: 

“L’Agenzia ritiene pertanto doveroso invitare i cittadini tutti a diffidare di ogni soluzione alternativa ai vaccini ufficiali, ovvero di ogni vaccino o medicinale che non sia stato sottoposto alle necessarie verifiche da parte delle autorità preposte, e che come tale può rappresentare un rischio per la salute in quanto privo di ogni garanzia rispetto alla reale efficacia nella prevenzione del Covid-19”.