Long Covid e anziani: sintomi e rischi per le persone in età avanzata

Long Covid e anziani: sintomi e rischi per le persone in età avanzata

Sanità

30/07/2021



Stanchezza, fatica a respirare, dolori articolari restano a volte mesi dopo il tampone negativo che attesta la guarigione dalla malattia acuta

Il Long Covid è un problema in più per gli anziani che contraggono la malattia da Sars-Cov-2. Conosciuta come una sindrome che può colpire i contagiati anche per mesi, dopo la guarigione della malattia acuta, il Long Covid, secondo gli ultimi studi, si configura come un rischio in più per le persone in età avanzata.

Istituto superiore di sanità ha pubblicato il primo luglio 2021 le indicazioni ad interim sui principi di gestione del Long Covid e ha inserito un capitolo a sé stante a proposito degli anziani. Secondo gli ultimi studi, le persone in età avanzata avrebbero i sintomi del Long-Covid con una frequenza superiore rispetto alla popolazione giovane. La maggiore difficoltà di recupero complessivo da parte degli anziani, la presenza di altre malattie croniche influiscono su una sindrome che, in alcuni casi, può ridurre l’autonomia nella vita quotidiana e ha tempi incerti di risoluzione. 

Long Covid e anziani: che cosa può succedere

Il Long-Covid è una sindrome preoccupante per tutti, anche nelle fasce di età più giovani. I sintomi più frequenti sono una stanchezza e una debolezza muscolare, difficoltà a respirare, dolori articolari, tosse. Iss menziona anche difficoltà gastrointestinali, perdita di appetito, nausea e vomito. 
Alcuni studi rilevano che il rischio di sintomi persistenti aumenta con l’aumentare dell’età e dell’indice di massa corporea, e sembra maggiore, per quanto riguarda gli adulti, nel sesso femminile. 

Iss scrive che fra gli valutati a due mesi dall’esordio del Covid-19, fino all’80% riferisce la persistenza di almeno un sintomo, in particolare astenia, dispnea, dolore articolare e tosse. Il Covid19 può inoltre interagire e determinare un peggioramento delle patologie croniche da cui è spesso affetta la persona anziana.

Iss scrive che 

“la conseguenza di questi fenomeni è spesso il peggioramento dello stato funzionale e lo sviluppo di disabilità”.

Il Long-Covid è ancora oggetto di studi e in divenire sono gli approcci terapeutici per alleviarlo. Gli studi suggeriscono anche di monitorare la condizione neurologica degli anziani affetti da Long Covid.
Dopo una diagnosi di Covid, infatti, negli over 65 aumenta la probabilità di sviluppare una demenza, con un rischio stimato intorno al 2 per cento.