Welfare
21/07/2021
Il sindacato dei pensionati tra i firmatari di una proposta che chiede interventi di ampio respiro per gli anziani e i malati gravi
Si chiama Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza il network che mette insieme, ad oggi 21 luglio 2021, 37 realtà aderenti tra cui il sindacato dei pensionati e associazioni. L’obiettivo è chiedere una riforma strutturale sulla non autosufficienza, nei confronti di anziani e malati gravi, che hanno bisogno di cure continue.
Nel corso dell’evento di ieri, 20 luglio, “Quale riforma per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie?”, trasmesso sulle pagine social di Cittadinanzattiva e del Forum Disuguaglianze e Diversità e alla presenza dei ministri della Salute Roberto Speranza e del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, il Patto è stato presentato alle istituzioni, insieme a una serie di proposte per cominciare.
Il sindacato dei pensionati, così come gli altri aderenti al Patto, muovono il loro intervento a partire dai 3 miliardi e mezzo di investimento sulla non autosufficienza previsto dal Pnrr.
Il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza e le priorità
Nel network sono presenti Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp UIl, tra gli altri, Uneba, Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale, le associazioni di malati gravi e gravissimi, dagli affetti da Alzheimer ai malati di Parkinson, dai nutriti artificialmente agli incontinenti e stomizzati; ma vi sono anche associazioni professionali di gerontologi e geriatri, di assistenti sociali ed enti fra cui la Caritas e il Forum nazionale del Terzo Settore.
Spiega Piero Ragazzini, segretario generale Fnp Cisl:
"Come Spi Cigl, Fnp Cisl e Uilp Uil Pensionati, aderiamo a questo Patto per la non autosufficienza perché riteniamo importante condividere e sostenere una iniziativa utile a rafforzare la nostra azione sindacale che ha lo stesso obiettivo, seppur sia necessario precisare che con la nostra piattaforma rivendichiamo una legge quadro sulla non autosufficienza, entro l’anno in corso, per assistere tutti i soggetti non autosufficienti, a partire dagli anziani che rappresentano la maggioranza”.
Riformare l’assistenza agli anziani
Il sindacato dei pensionati insiste da tempo sulla necessità di una legge quadro sulla non autosufficienza, che assicuri maggiori risorse finanziarie all’assistenza e al tempo stesso renda omogenei i servizi nelle regioni. Il Piano nazionale di ripresa e di resilienza, ha detto Ragazzini, con le due riforme previste, per gli anziani non autosufficienti e la disabilità, rappresenta l’occasione da non perdere per introdurre cambiamenti concreti.
Il Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza chiede di partire da cinque punti:
- ridefinire gli interventi sociosanitari per gli anziani non autosufficienti
- superare la frammentazione e iniziare dall’elaborazione congiunta della riforma tra i Ministeri della Salute e del Welfare
- riconoscere la specificità della non autosufficienza
- incrementare i finanziamenti pubblici dedicati alla non autosufficienza, in particolare ai servizi (domiciliari, intermedi e residenziali).
L’elenco degli aderenti al patto si trova in fondo all’articolo di Fnp Cisl:
https://www.pensionati.cisl.it/articolo-1944/riforma-per-l_assistenza-agli-anziani-non-autosufficienti/