Torna la truffa del catalogo: attenzione a cosa si firma dai venditori porta a porta 

Torna la truffa del catalogo: attenzione a cosa si firma dai venditori porta a porta 

Notizie

05/07/2021



Casi segnalati in Piemonte e in Lombardia. Una firma “per ricevuta” è invece l’adesione a un contratto capestro 

La truffa del catalogo è tornata a diffondersi per mano di finti venditori porta a porta tra le regioni Piemonte, Lombardia e Veneto. Gli sportelli di Adiconsum segnalano nuovi casi a Milano e nell’area dell’hinterland, Legnano, Magenta, Abbiategrasso.
La formula non è nuova, ma tende a essere riproposta in alcune varianti e si rivolge in particolare ad anziani e persone che vivono sole, ma non solo. Di solito, un venditore ambulante si presenta sull’uscio di casa proponendo la consegna di un catalogo di articoli per la casa a prezzi scontati. Per ricevere il catalogo è necessario apporre una firma, “per ricevuta”: la firma, in realtà, è il consenso a un contratto con un impegno a fare acquisti per un minimo di 3000 euro entro un periodo stabilito, in genere due anni. 

Quindici giorni dopo un secondo venditore si presenta alla porta e chiede conto alla vittima della prima decisione di acquisto. Se la vittima non vuole comprare nulla, il truffatore minaccia conseguenze legali. 

Come funziona la truffa del catalogo 

Non è un caso che il secondo venditore torni dopo quindici giorni, a volte dopo un mese dalla prima firma. Il contratto, infatti, potrebbe essere disdetto entro 14 giorni, ma il guaio sta nel fatto che la vittima, durante il primo incontro, non si è resa conto di aver firmato un contratto capestro. In questi casi non si deve acquistare nulla e non si deve credto alle minacce del truffatore. È importante, a questo punto, rivolgersi alle autorità o a uno sportello in difesa dei consumatori, come Adiconsum, e segnalare l’accaduto. Adiconsum ricorda, che, in alcuni casi, la vittima riceve una lettera di uno studio legale che minacciate azioni giudiziarie per inadempimento. Si tratta di una pratica commerciale scorretta, vietata del Codice del Consumo, che può essere segnalata all’Antitrust.

Le associazioni dei consumatori consigliano, prima di firmare qualsiasi documento, di leggere con attenzione il suo contenuto e di farsi rilasciare una copia di quanto firmato. In caso di dubbi, anche dopo aver firmato, controllando il documento e chiedendo consiglio, per esempio, presso uno sportello Adiconsum, è possibile recedere dal contratto senza subire conseguenze.