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31/05/2021
La pandemia ha fatto crescere una cattiva abitudine che danneggia i polmoni e li mette a rischio in caso di infezione da Covid 19
Il 31 maggio è la giornata mondiale senza tabacco. Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha lanciato l’edizione 2021 della giornata con lo slogan Impegnati a smettere e Istituto superiore di Sanità, nell’ambito del XXIII Convegno Nazionale Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale, ha diffuso i dati sull’ultimo Rapporto sul fumo in Italia.
I numeri non sono incoraggianti: nel corso del 2021 si è verificato un aumento dei fumatori, di tabacco tradizionale e di sigarette elettroniche. Ad aprile dell’anno scorso, complice il primo lockdown causato dal Covid19 e la forte limitazione degli spostamenti, l’abitudine al fumo era diminuita, ma da novembre 2020 a maggio 2021 i consumatori di sigarette sono di nuovo aumentati. Iss stima che ci siano un milione di fumatori in più per un totale di 11,3 milioni di italiani.
Tra i giovani tra i 14 e i 17 anni, uno su tre ha già avuto un contatto con il fumo di tabacco e quasi il 42% con la sigaretta elettronica.
31 maggio: giornata mondiale senza tabacco, elettronico o no
Il consumo di sigarette tradizionali è più diffuso nelle fasce di età più mature mentre le sigarette elettroniche trovano consenso tra i giovani. I dati scientifici, peraltro, non danno certezze sul fatto che le sigarette elettroniche siano davvero meno dannose rispetto a quelle tradizionali.
Più sicura, invece, è la tesi che fumare rappresenta un fattore di rischio per chi si ammala di Covid-19, con la possibile conseguenza di arrivare alla terapia intensiva o alla ventilazione meccanica e di presentare un numero di sintomi da Covid-19 più elevato rispetto ai non fumatori.
In Italia è disponibile il telefono verde contro il fumo (TVF) al 800554088. Il servizio, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, è anonimo e gratuito, a sostegno di chi vuole smettere di fumare.