Sanità
17/05/2021
Il primo studio nazionale comunicato da Iss su 13,7 milioni di persone vaccinate. Il rischio cala progressivamente dopo le prime due settimane dall’iniezione
Dopo il vaccino crollano il rischio di infezione, di ricovero e di decesso da Covid-19. Iss, Istituto superiore di sanità, dà i primi dati nazionali sulle conseguenze della somministrazione del vaccino anti-Covid. Il comunicato stampa, del 15 maggio 2021, riporta i dati del report relativo al periodo dal 27 dicembre 2020, giorno di avvio della campagna vaccinale in Italia, al 3 maggio 2021. I numeri riguardano 13,7 milioni di persone vaccinate, per il 95 per cento coinvolte da un ciclo completo di prima e seconda dose.
L’analisi conferma le aspettative degli esperti e le speranze dei cittadini: il vaccino diminuisce in modo sensibile il rischio di ammalarsi, il rischio di contrarre la malattia nelle forme più gravi che portano al ricovero e il rischio di morire.
Che cosa succede dopo il vaccino
In tutti i periodi considerati (fino al 4 aprile 2021), il rapporto rileva una rapida riduzione dell’incidenza di diagnosi della malattia a partire dai 14 giorni successivi alla somministrazione della prima dose.
L'andamento è leggermente variabile con il progredire dei periodi di vaccinazione, perché riflette, almeno in parte, il passaggio da categorie di popolazione più esposte, come gli operatori sanitari e gli ospiti delle Rsa, a categorie meno esposte.
Il rischio diminuisce ancora nei giorni successivi ai primi quindici. In breve, a partire dai 35 giorni dall’inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell’80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi; questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone di diverse fasce di età.
Silvio Brusaferro, presidente Iss, ha commentato così il rapporto:
“Questi dati confermano l’efficacia delle vaccinazioni e della campagna vaccinale, e la necessità di raggiungere presto alte coperture in tutta la popolazione per uscire dall’emergenza, grazie a questo strumento fondamentale”.