Welfare
14/04/2021
Chi ha un conto corrente in Ubi Banca e l’accredito bancario della pensione non dovrà fare nulla. Deve, invece, comunicare il nuovo Iban chi riceve prestazioni non pensionistiche
Che cosa cambia con la fusione di Ubi Banca nel gruppo Intesa Sanpaolo per i pensionati? Il 9 aprile scorso Inps ha diffuso un messaggio per spiegare agli utenti, se titolari di un conto corrente in Ubi Banca, come gestire il periodo di transizione. La fusione per incorporazione di UBI Banca in Intesa Sanpaolo S.p.A. è operativa dal 12 aprile, come ricordano le home page dei siti web di entrambi gli istituti.
Se per i correntisti Intesa non cambia nulla, i pensionati che avevano un conto corrente presso Ubi Banca ricevono un nuovo Iban che sostituisce le vecchie coordinate bancarie. Inps ha spiegato, però, che nulla cambia per le pensioni: l’accredito viene disposto in automatico sul nuovo Iban, a partire dalle mensilità che saranno in pagamento dal 20 aprile. Grazie a un accordo tra Inps e le banche, l’istituto previdenziale garantisce continuità agli accrediti pensionistici su conto corrente e libretto postale.
Fusione Ubi Banca nel gruppo Intesa Sanpaolo: quando comunicare il nuovo Iban
Devono, invece, comunicare a Inps il nuovo Iban i titolari di prestazioni non pensionistiche. È la stessa banca a informare i correntisti della necessità di dare a Inps la variazione dell’Iban, attraverso i sistemi telematici Inps. I pensionati possono accedere alla propria area personale Inps, previa autenticazione, o possono rivolgersi a intermediari abilitati.
Ricordiamo che l’Abi di Ubi Banca è ABI 03111, mentre quello di Intesa Sanpaolo è ABI 03069.
Per aggiornare l’Iban sul portale Inps c’è tempo fino a dodici mesi. Inps tiene valido un periodo di transizione, durante il quale dispone comunque i pagamenti, di prestazioni non pensionistiche, sulle vecchie coordinate bancarie. Solo per i prossimi dodici mesi, quindi, sarà Intesa Sanpaolo a reindirizzare i versamenti sul nuovo Iban, di modo che il titolare possa riceverli.