Cambia il piano del vaccino antiCovid in Lombardia. Prima le aree più colpite

Cambia il piano del vaccino antiCovid in Lombardia. Prima le aree più colpite

Sanità

24/02/2021



In conferenza stampa mercoledì 24 il nuovo programma che darà priorità alle zone rosse e arancione rafforzate

Cambia il piano del vaccino antiCovid in Lombardia. Dopo l’intervento di Guido Bertolaso in consiglio regionale di martedì 23 febbraio, mercoledì 24, in conferenza stampa, è stato annunciato un nuovo programma di somministrazione delle dosi.
Insieme alle fasi già previste della campagna, Regione Lombardia ha detto che sarà data priorità ad alcune fasce di cittadini più vulnerabili nelle aree attualmente più colpite dalla variante inglese del Covid19. Il vaccino dovrà raggiungere, quindi, gli over 80 dei comuni oggi in area arancione rafforzata e dei tre comuni delle zone rosse.
Per il bresciano e per il bergamasco, l’intenzione di Regione Lombardia è di vaccinare anche le persone tra i 60 e i 79 anni. Per i comuni di Bollate e Mede, Guido Bertolaso in conferenza stampa ha detto anche che saranno vaccinati gli insegnanti, mentre per Viggiù, terzo comune in zona rossa, ha nominato il vaccino per i lavoratori transfrontalieri. 

Cambia il piano del vaccino antiCovid in Lombardia

Le previsioni di consegna delle dosi di vaccino per marzo, secondo Lombardia Notizie on line, sono in tutto 1.031.621 dosi, così distribuite:

  • Pfizer 573.300 dosi previste;
  • Moderna 137.600 dosi previste;
  • Astrazeneca 320.721 dosi previste.

Anche se Lombardia Notizia scrive che le categorie già in fase di vaccinazione (fase 1, 1 bis e over 80), saranno rispettate, in conferenza stampa Bertolaso ha accennato a un possibile rallentamento della fase 1 bis, per permettere di dare priorità alle zone rosse e arancione rafforzato. Lo riferiscono, tra l'altro, molti quotidiani fra cui Repubblica, Corriere della Sera, Il Fatto quotidiano
I giornali hanno già osservato che la fase bis e la vaccinazione degli over 80 stiano rallentando, ma Regione Lombardia suppone, nel cambio del piano vaccino antiCovid, una diversa assegnazione delle seconde dosi. Il vaccino Astrazeneca, è stato detto in conferenza stampa, è efficace anche se la seconda dose viene somministrata a 12 settimane dalla prima.
Per quanto riguarda gli altri due vaccini, Pfizer e Moderna, Letizia Moratti, assessore al Welfare, ha detto: 

“abbiamo richiesto di poter avere, sempre sulla base delle esperienze di altri Paesi, per chi ha contratto malattia, la somministrazione a 6 mesi di distanza, o comunque se necessaria la seconda dose a partire dal sesto mese dalla prima somministrazione. Ci risulta che sia in fase di definizione una autorizzazione da parte del Ministro su questo tema. Anche qui, lavorando insieme, sulla base di evidenze scientifiche e con altri Paesi, ci sembra ci si sia indirizzati verso uno sblocco della situazione che sicuramente ci consentirebbe di recuperare vaccini che, in questo momento, sicuramente sono una risorsa scarsa’.