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23/02/2021
In quelle aree chiudono tutte le scuole. Bertolaso: vaccinare prima dove è più alto il contagio
Zona arancione rafforzata per la provincia di Brescia e una serie di comuni della bergamasca e del cremonese. L’ordinanza regionale è in vigore dalle 18 di questa sera, martedì 23 febbraio, e riguarda i comuni di Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro, Gandosso (BG) e Soncino (CR), oltre al bresciano.
il provvedimento regionale arriva a definire vincoli per un’area caratterizzata dai numeri più alti del contagio rispetto agli altri territori lombardi, come ha mostrato Guido Bertolaso, intervenuto nel corso del consiglio regionale nella tarda mattinata. L’evoluzione della variante inglese vede rosa una molto concentrata a Est della provincia di Milano e con altre piccole aree, più largamente distribuite, attorno al capoluogo milanese, a Ovest, come Bollate e a Nord come Viggiù. L’area arancione rafforzata prevede la sospensione di tutte le attività didattiche, a partire dagli asili nidi, e durerà fino al 2 marzo 2021.
Zona arancione rafforzata per la provincia di Brescia: il progetto della Regione
Nella zona arancione rafforzata sono presenti molte misure analoghe a quelle della una zona rossa: lavoro agile ove possibile, il divieto per i residenti di spostarsi nelle seconde case.
In tre zone rosse già decise mercoledì 17 febbraio, cioè per i comuni di Viggiù, Mede, Bollate, le misure anti-contagio restano valide almeno un’altra settimana, dopo il 24 febbraio. Esce, invece, dalla zona rossa Castrezzato, per entrare nella zona arancione rafforzata della provincia di Brescia.
In merito alla nuova situazione che si è creata con la variante inglese in Lombardia, Guido Bertolaso ha annunciato una modifica nel piano vaccinale antiCovid. Sarà data una precedenza alle aree interessate dai focolai più grandi, con l’obiettivo di arginare la diffusione del contagio.
Bertolaso ha detto che questa modifica non interferirà con la vaccinazione degli over 80 e ha parlato delle esperienze di altri Paesi che hanno distanziato le dosi del vaccino per coprire, con la prima somministrazione, una fascia più ampia di persone.