Sanità
22/02/2021
Tanti anziani che hanno aderito alla campagna attendono il messaggio sul cellulare che, stando a quanto dichiarato, dovrebbe arrivare entro 72 ore
Il piano del vaccino antiCovid in Lombardia rallenta. Dopo le somministrazioni dei giorni scorsi, iniziate il 18, sembra già ferma la macchina organizzativa che dovrebbe assicurare la vaccinazione agli anziani sopra gli 80 anni. Nella nota stampa di oggi, lunedì 22 febbraio, Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, osserva:
“Tutto, purtroppo, come previsto. I numeri sono numeri, la matematica non è un’opinione. Sarebbe bastato fare due conti come hanno fatto i pensionati della Cisl per capire subito come non fosse possibile garantire i numeri promessi da regione Lombardia”.
A pochi giorni dagli annunci roboanti del consulente Bertolaso, oggi regione Lombardia ammette ritardi negli appuntamenti dopo la registrazione di adesione, sia per le prime che per le seconde somministrazioni.
Il piano del vaccino antiCovid in Lombardia rallenta: tanti cittadini in attesa
Come registrano i quotidiani oggi in edicola, tanti cittadini che si sono iscritti via web, registrando la loro adesione al piano vaccinale, sono ancora in attesa di un appuntamento. Dice Didonè:
“Riceviamo molte telefonate di anziani che si lamentano perché non arriva il tanto atteso messaggino sul cellulare, promesso entro massimo 72 ore. Non si illudono le persone solamente per farsi belli e fare propaganda. Soprattutto gli anziani non se lo meritano, ma serve più rispetto per tutte le persone. E i numeri non cambiano sostituendo i dirigenti al welfare. Serva da lezione: meno conferenze stampa è più fatti concreti. Dopo tanti sacrifici, rinunce e responsabilità, i cittadini lombardi si meritano qualcosa di meglio sia dal punto di vista organizzativo che da quello dell’attenzione alla persona”.
Sono già 473 mila su una platea di 762 mila ultraottantenni quelli che hanno aderito e, tra questi, tanti quelli che sono in attesa di un sms che non arriva.
Mancano le dosi
Corriere della Sera spiega che il problema risiede nelle limitate disponibilità di dosi in giacenza, in questo caso per quanto riguarda il vaccino Pfizer, destinato agli over 80. Il messaggio di conferma e di prenotazione per la somministrazione del vaccino antiCovid non arriva perché, ad oggi, Regione Lombardia non avrebbe le dosi programmate per due richiami, per tutti coloro che hanno aderito alla campagna. Didonè osserva che sarebbe bastato conteggiare con precisione le doti disponibili e scegliere un metodo e una programmazione diversa.
Conclude Didonè:
“Chiediamo a regione Lombardia e a tutti i protagonisti istituzionali più rispetto, più trasparenza, più buon senso”.