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09/02/2021
I segretari generali Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil chiedono soluzioni per garantire il diritto dei pensionati ad accedere ai propri cedolini. I servizi on line non sono di facile utilizzo per tutti
Anziani e digitale sembrano muoversi su strade divergenti. I pensionati che vogliono avere informazioni sulle proprie pensioni possono farlo solo on line, ma, ad oggi solo 4,5 milioni di pensionati su 16 milioni usano il Pin Inps. Circa 12 milioni di pensionati non riescono, quind,i a controllare importi ed eventuali variazioni delle loro pensioni.
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil hanno diffuso oggi una nota in cui dichiarano di avere scritto a Pasquale Tridico, presidente Inps e a Guglielmo Loy, presidente Civ Inps, per chiedere una serie di incontri urgenti. I sindacati dei pensionati vogliono affrontare il tema del digital divide e affermano la necessità di garantire il diritto dei pensionati ad accedere ai propri cedolini.
La nota è firmata dai seretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil, Ivan Pedretti, Piero Ragazzini, Carmelo Barbagallo.
Anziani e digitale: il problema si aggrava con lo Spid
Da sei anni Inps ha soppresso le comunicazioni cartacee sui trattamenti pensionistici. Le informazioni sono disponibili on line, seguendo una procedura di autenticazione che fino a ottobre scorso si eseguiva con il codice Pin. L’introduzione dello Spid complica una migrazione al digitale che, per molti anziani, non è mai stata facile. L’attivazione dello Spid presuppone un indirizzo di posta elettronica e di un telefono cellulare, meglio se smartphone, assegnato al nome del pensionato.
I sindacati ricordano:
“Il decreto semplificazioni ha previsto, per chi non ha accesso a un domicilio digitale, altre modalità di messa a disposizione e consegna della documentazione della pubblica amministrazione, da determinare con successivo decreto, riconoscendo che esiste un problema di divario digitale. L’esclusione digitale di una parte consistente della popolazione anziana e pensionata, soprattutto quella di età più avanzata, è un fatto reale e rischia di aggravarsi ulteriormente”.
Digital divide e pensioni, le richieste dei sindacati
Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp Uil lanciano, quindi, una campagna di comunicazione e mobilitazione perché si trovino soluzioni rapide ed efficaci.
Chiedono a Inps di dare risposte al problema e di garantire il diritto dei pensionati ad accedere al proprio cedolino di pensione, superando le difficoltà sia nell’utilizzo del Pin Inps in questa fase transitoria per coloro per i quali è ancora valido, sia nella procedura per ottenere e usare il nuovo strumento dello Spid.
Chiedono, inoltre, al Cda e al Civ Inps di farsi portavoce nei confronti delle istituzioni della necessità di affrontare il tema del divario digitale della popolazione anziana per quanto riguarda l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione e specificatamente dell’Inps, anche mettendo in campo un grande progetto di alfabetizzazione digitale e utilizzando le risorse del Next Generation Ue.