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14/01/2021
Utile alla salute fisica e psicologica degli anziani e anche al volontariato che opera nelle strutture
Vaccinare anche i parenti degli ospiti nelle Rsa, una volta vaccinati per Covid ospiti, operatori e volontari: è la proposta avanzata da Fnp Cisl Lombardia alla Regione. Nel comunicato stampa di oggi, 14 gennaio, Emilio Didonè, segretario generale sindacato pensionati Cisl Lombardia, si rivolge a Letizia Moratti, assessore regionale di recente nomina al Welfare, succeduta a Giulio Gallera.
"È possibile trovare una corsia preferenziale per immunizzare almeno un parente e i ricoverati nelle residenze sanitarie? Vaccinare anche i familiari servirebbe a contrastare isolamento e solitudine dei ricoverati".
Didonè spiega che al sindacato arrivano molte telefonate di parenti che lamentano il peggioramento di salute e umore psicofisico dei loro cari (soprattutto malati di Alzheimer), da quando le visite in presenza sono state sospese.
"Il nostro scopo è solo quello di migliorare la situazione degli ospiti Rsa anziani e Rsd disabili. Vaccinare i familiari può contribuire a strappare dall'isolamento affettivo, quasi totale, gli ospiti ricoverati, costretti a una sorta di segregazione forzata dallo scorso mese di marzo”.
Vaccinare anche i parenti degli ospiti nelle Rsa: le ragioni
Sindacato dei pensionati Cisl Lombardia ricorda che, secondo le attuali normative, una volta vaccinati per Covid ospiti, operatori e volontari delle Rsa/Rsd, che giustamente sono tra i primi ad essere vaccinati, resterà ancora in vigore il divieto ai familiari (non vaccinati) di far visita ai loro cari in presenza.
Sono proprio i parenti degli ospiti a richiamare l'attenzione del sindacato, con ragione, sulla situazione che stanno vivendo gli ospiti dopo mesi di forzato isolamento, e sulle conseguenze di salute fisica ma anche psicologica dei loro cari ricoverati.
Didonè afferma che i parenti sono disposti a essere vaccinati subito pur di ritornare a fare visitare ai loro ricoverati.
"Pertanto sarebbe di buon senso stabilire una corsia preferenziale per le vaccinazioni ai parenti stretti, o quantomeno a un familiare degli ospiti ricoverati, e vaccinare anche i volontari che sono spesso indispensabili per molti servizi all'interno delle strutture per anziani e disabili".
Dallo scorso marzo, le visite sono vietate, con l'eccezione in queste ultime settimane concesse a brevi visite settimanali programmate, non tutti i giorni, separati da fredde lastre di plexiglass o di vetro.
Conclude Didonè:
“Siamo convinti che anche in emergenza sia fondamentale rispettare il principio costituzionale che tutela la salute in tutti i suoi ambiti, come fondamentale diritto dell'individuo anche dentro le Rsa/Rsd”.