Istat-Iss: i dati sulla mortalità da febbraio a novembre 2020. Quanto ha pesato il Covid

Istat-Iss: i dati sulla mortalità da febbraio a novembre 2020. Quanto ha pesato il Covid

Sanità

12/01/2021



Il 69 per cento dei decessi attribuibile alla pandemia. In alcune regioni novembre è andato anche peggio del marzo scorso

Gli ultimi numeri Istat-Iss sulla mortalità nel corso del 2020 sono stati diffusi il 30 dicembre scorso. Riguardano il periodo da febbraio a novembre e ci dicono quello che già avevano testimoniato le analoghe ricerche diffuse nei periodi precedenti: l'anno scorso si è verificata un'impennata di decessi in tutta Italia.
In dieci mesi si sono registrati 84 mila morti in più rispetto alla media di mortalità del periodo 2015/2019 e il 69 per cento di loro è direttamente attribuibile al Covid-19.

Il rapporto Istat-Iss precisa che mancano ancora dei dati e che la misurazione risente di problemi metodologici collegati al consolidamento delle basi dati, sia della Sorveglianza integrata sia di Istat. Ricorda anche che i decessi causati dalla pandemia non si possono determinare con esattezza, dato che molti malati avevano anche altre patologie.
Se, come si legge nello studio,

“il rapporto tra i decessi segnalati alla Sorveglianza Integrata e l'eccesso di mortalità del periodo febbraio - novembre 2020 non può dare conto del contributo effettivo del Covid-19”,

i numeri fanno comunque pensare.

Istat-Iss: in alcune regioni novembre 2020 è stato peggio di marzo

La mortalità Covid-19 ha contribuito al 4% della mortalità generale nella classe di età 0 - 49 anni, all'8% nella classe di età 50 - 64 anni, all' 11% nella classe di età 65 - 79 anni e all'8% negli individui di ottanta anni o più.
Se, nella primavera 2020, l‘aumento dei morti accade in parallelo con la prima ondata e colpisce soprattutto alcune regioni specifiche, la seconda ondata, a partire da ottobre, mostra un eccesso di decessi totali del 13% sia al Nord che al Centro-sud.
A novembre, il triste bilancio torna a crescere di più al Nord, ma in modo eterogeneo.

In molte regioni del Nord l'eccesso di mortalità totale del mese di novembre supera quello del picco di marzo-aprile: in Valle d'Aosta (+139,0% rispetto al +71,0% di aprile), in Piemonte (+98,0% a novembre rispetto al +77,0% di aprile), Veneto (+42,8% rispetto al +30,8% di aprile), e Friuli-Venezia Giulia (+46,9% vs +21,1%).

In Lombarda l'aumento dei decessi in novembre 2020 è più basso di quello registrato a marzo e aprile, (+66% a novembre rispetto al +192% di marzo e il +118% di aprile). Anche in Emilia Romagna accade qualcosa di analogo: la mortalità è cresciuta del 34,5% a novembre e del +69% a marzo.