Dieci proposte per una nuova assistenza domiciliare in Lombardia

Welfare

20/11/2020



Forum Terzo Settore, sindacati dei pensionati e associazioni lanciano un documento per discutere sul presente e sul futuro dell’assistenza ai soggetti fragili

Dieci proposte per una nuova assistenza domiciliare in Lombardia sono state presentate oggi, venerdì 20 novembre, nel corso dell'evento on line a cura di Forum Terzo Settore, sindacati dei pensionati, associazioni e soggetti attivi nell'assistenza. È una vera propria proposta di riforma dei servizi destinati ad anziani, malati gravi, disabili non autosufficienti, persone in fine vita quella annunciata nel documento in dieci punti.

I promotori sono Forum del terzo settore, Spi Cgil e Fnp Cisl e Acli Aps, oltre a Legacoop, Confcooperative, Federsolidarietà, Auser e Anteas, Ordine degli assistenti sociali, Cisl Medici, Uneba, Centri di servizio per il volontariato (Csv).

La proposta si presenta aperta al dibattito, nella società civile e nelle istituzioni, e all'evento hanno partecipato rappresentanti di Regione Lombardia: Emanuele Monti, consigliere regionale, III commissione permanente Sanità e Politiche Sociali; Stefano Bolognini, assessore a Politiche Sociali, Abitative e Disabilità, Gianantonio Girelli, consigliere regionale, presidente Commissione Inchiesta sul Covid-19.

Dieci proposte per una nuova assistenza domiciliare in Lombardia

Valeria Negrini, portavoce del Forum del Terzo Settore in Lombardia, ha introdotto la mattinata sottolineando l'esigenza di un sistema che metta in filiera i servizi già presenti, li rafforzi e li programmi evitando la frammentazione. Le dieci proposte, ha ricordato Negrini, sono da intendersi come il punto di partenza per un dibattito.

Emanuele Monti e Stefano Bolognini hanno sintetizzato quello che è stato fatto ad oggi da Regione Lombardia sull'assistenza domiciliare e Gianantonio Girelli ha ricordato l'esigenza di una riflessione comune su come ridisegnare i servizi sanitari sul territorio lombardo.
Lo scenario è il dato di cronaca di una popolazione che invecchia e per la quale aumentano i bisogni di cura, mentre il sistema sanitario resta fondato su un modello inadatto, concentrato sui grandi ospedali e sul pronto soccorso, con servizi territoriali insufficienti.

Ripensare l'intero sistema

Sergio Pasquinelli, Associazione per la ricerca sociale, ha spiegato nel dettaglio le dieci proposte, che fanno capo a queste categorie di intervento:

  1. livelli essenziali di assistenza
  2. accessi alle cure
  3. una nuova missione dei servizi
  4. un diverso perimetro dell'aiuto a domicilio
  5. caregiver
  6. assistenti familiari
  7. una nuova governance delle cure familiari
  8. servizi domiciliari nelle cure primarie
  9. il finanziamento delle cure
  10. una messa a terra consapevole.

Pasquinelli ha sottolineato che le cure domiciliari devono rientrare nei Lea, garantiti nei confronti della popolazione fragile, cioè persone con disabilità e anziani non autosufficienti. I servizi devono essere vicini, facili da raggiungere e da gestire da parte degli utenti, devono concentrarsi in un luogo fisico riconoscibile, dove il cittadino può ricevere aiuto, senza complicazioni burocratiche.

L'assistenza domiciliare va potenziata non solo nel breve periodo, per cure che durano qualche mese, ma bisogna anche pensare al bisogno di long term care.
Il decimo punto, la messa a terra, specifica l'obiettivo pragmatico del documento, che vuole raggiungere obiettivi reali: Pasquinelli ha auspicato di vedere sviluppi concreti delle proposte già nel primo semestre 2021.

Nel suo intervento Emilio Didonè, segretario generale Fnp Cisl Lombardia, ha parlato a nome delle tre sigle dei sindacati dei pensionati e ha sottolineato l'importanza che l'istituzione regionale ascolti le voci del terzo settore, di chi è in prima linea e conosce i problemi del territorio. Tra l'altro, ha segnalato il problema dell'assistenza previdenziale per i caregiver che lasciano il lavoro per assistere un familiare malato e ha ricordato le proposte dei sindacati, avanzate già due anni fa, per contribuire a potenziare il fondo non autosufficienza grazie a una quota di Irpef di Regione Lombardia. 

In alto a sinistra, scorrendo sulle immagini, è possibile vedere la registrazione integrale dell'evento, disponibile anche qui:  https://youtu.be/6BwcXXU7kR4